Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto
Acquistato a Parigi e fatto trasferite a Genova unitamente ad altri preziosi arredi da Paolo Francesco Spinola (1746-1824), il raffinato manufatto è una perfetta sintesi di funzionalità, eleganza e celebrazione famigliare, per la presenza dello stemma di famiglia all’interno di una raffinata cartouche. Paolo Francesco, nipote della Maddalena Doria Spinola che nei primi decenni del Settecento riammodernò molti degli ambienti del secondo piano nobile, fu colui che impresse una chiara impronta neoclassica al palazzo con interventi decorativi e con l’acquisto di diversi manufatti, primo fra tutti l’intimo ed elegantissimo suo ritratto fatto realizzare a Roma da Angelica Kauffmann.
Grazie alla presenza di diversi suoi libri di spese nell’Archivio storico del palazzo, è stato possibile negli anni ricondurre a questo aristocratico diversi manufatti, quali i vasi della Galleria degli Specchi, i tre biscuit della manifattura di Sèvres, oppure l’elegante servizio da camino che si intende sottoporre a revisione conservativa.
L’arredo si distingue per la sua elaborata composizione di gusto di primo Ottocento e presenta, oltre alle pinze e alla pala, elementi essenziali e indispensabili, un’intricata trama fitomorfa composta da rose e fiori di altra natura, finemente cesellati, posti ai piedi dei leoni e a incorniciare tutta la base e le volute che formano il servizio.
I leoni si presentano nella tipica forma detta “rampante” a protezione dello stemma e, per analogia, della famiglia stessa; sul piano posteriore si nota invece un parafiamma formato da una grata a ventaglio, richiudibile, dalla trama fitta e intricata, su cui poggia una lanterna, anch’essa in bronzo e dorata; antistante a esso vi è una testa di leone alata, posta su una conchiglia. La composizione si presenta simmetrica rispetto alla verticale centrale: tutto ciò che viene proposto nel lato destro, si ritrova in quello sinistro, eccezion fatta per le rose al centro in primo piano: tre disposte in maniera quasi casuale.
Il salotto in cui è attualmente collocato, il cosiddetto “Salotto verde” così denominato per la presenza di sedute contraddistinte da questa cromia, è già stato oggetto di un esteso intervento conservativo sugli arredi lignei e sugli arredi tessili, è ora la volta dei manufatti bronzei.
Informazioni sullo stato della conservazione
Il manufatto si presenta in apparenza integro ma è completamente ossidato e ricoperto da una patina scura, le dorature si mostrano altresì opache. Inoltre, le parti in ferro, gli attrezzi da camino e il ventaglio parafuoco, sono arrugginiti. Per la complessità della struttura, non si esclude che, una volta smontato il manufatto presenti anche parti non saldate che necessitano di intervento.
Informazioni sulla fruizione e orari di apertura
Il servizio da camino è esposto nel cosiddetto “Salotto verde”, di fronte al camino, sito al secondo piano nobile dell’edificio raggiungibile tramite lo scalone monumentale o tramite ascensore. Il museo ha i seguenti orari di apertura:
Lunedì: chiuso
Martedì: 13.30 – 19.00
Mercoledì-sabato: 9.00 – 19.00
Domenica e festivi: chiuso (aperto la prima domenica del mese con ingresso gratuito 13.30 – 19.00)

