Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto
All’interno del fondo grafico della collezione storica di Palazzo Spinola, patrimonio che si sta progressivamente sottoponendo a revisione conservativa ma che necessita ancora di uno studio organico, risulta di particolare interesse un nucleo di quarantuno fogli tra disegni, incisioni e prove di stampa che si riferiscono alla progettazione di una serie illustrante le raccolte del Museo Gregoriano Egizio, realtà museale istituita nel 1839 da papa Gregorio XVI.
Il piccolo ma significativo fondo è giunto nel patrimonio degli Spinola tramite Monsignor Paolo Alerame Pallavicino, cugino per via materna del proprietario dell’epoca, Giacomo Spinola, e figura di spicco alla corte pontificia. È probabilmente nell’ambito di questo suo incarico che il prelato entrò in possesso dei fogli che si intendono restituire alla pubblica fruizione, a seguito di un accurato restauro. La serie, che non venne mai pubblicata poiché rimasta inconclusa, è meritevole di attenzione sotto vari profili. Innanzitutto documenta il fervore degli studi sul mondo antico da parte del pontefice espressosi sia con l’apertura del Museo Gregoriano Egizio e del Museo Gregoriano Etrusco, sia tramite la commissione di alcuni progetti editoriali volti a illustrare le due nuove raccolte. I fogli di Palazzo Spinola rientrano appunto in questo filone grafico e dovevano completare le incisioni apparse su “L’album” all’indomani dell’inaugurazione, raffiguranti gli spazi espositivi. Questi invece erano stati concepiti come una sorta di catalogo delle opere in cui però trovava ampio spazio anche l’aspetto linguistico. Il lavoro era stato infatti affidato all’illustre egittologo Luigi Maria Ungarelli, reduce da un impegnativo studio sui geroglifici degli obelischi romani. Per la parte grafica, furono scelti come disegnatori Carlo ed Ercole Ruspi, padre e figlio, mentre per le incisioni fu incaricato Filippo Trojani, che dovette anche realizzare le matrici di singoli geroglifici, utilizzati al pari delle lettere come per la stampa a caratteri mobili. Ai disegni e alle incisioni Spinola è infatti allegata una ricevuta del lavoro fino a quel momento eseguito firmato appunto da Trojani.
È infine interessante che il fondo includa anche alcune prove di stampa, in cui compaiono diverse correzioni manoscritte, probabilmente apportate da Ungarelli, l’unico in grado di rilevare errori linguistici.
Informazioni sullo stato della conservazione
I fogli si presentano in mediocre stato conservativo. I danni più evidenti sono le forti ossidazioni su un lato dei supporti cartacei, dovuti ancora all’incendio del 1943 che ha, in alcuni casi irreversibilmente, rovinato tutto il patrimonio cartaceo (grafica e archivio storico) di Palazzo Spinola. Oltre a questo, si rilevano depositi superficiali, deiezioni di insetti, macchie brune, piccoli strappi perimetrali, lacune e ondulazioni della superficie.
Informazioni sulla fruizione e orari di apertura
La serie di fogli, conservati in due cartelline antiche coeve alla loro produzione, è attualmente conservata a piano terra, in un locale adibito ad Archivio storico e Gabinetto della grafica, la cui riapertura al pubblico avverrà a conclusione del riordino del fondo. Al termine dell’intervento, se ne prevede l’esposizione in uno dei mezzanini che si incontrano tra il secondo e il terzo piano dell’edificio, ambiente adibito alla fruizione delle opere grafiche, dotato di corretta illuminazione per la tutela del materiale cartaceo e che, a rotazione, illustra il patrimonio cartaceo di Palazzo Spinola e della Galleria Nazionale della Liguria.
Lunedì: chiuso
Martedì: 13.30 – 19.00
Mercoledì-sabato: 9.00 – 19.00
Domenica e festivi: chiuso (aperto la prima e la terza domenica del mese, la prima con ingresso gratuito 13.30 – 19.00)