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Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto

Il dipinto, attribuito all'artista genovese Pietro Paolo Raggi, rappresenta l'episodio evangelico del tributo a Cesare. 

Un giorno, mentre Gesù insegnava nel tempio di Gerusalemme, i farisei, volendolo cogliere in errore per consegnarlo all'autorità del governatore, gli domandarono se fosse giusto pagare il tributo a Cesare. Gesù, consapevole della loro malizia, chiese chi fosse rappresentato sulla moneta, e quando questi risposero "Cesare", li tacitò con le parole: "Rendete a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio" (Matteo, 22, 15-22; Marco, 12, 13-17; Luca, 20, 20-26). 

Non ci sono dati per precisare la data d'entrata del dipinto nelle colle­zioni del Palazzo. Col titolo "I Farisei che mostrano la moneta a Cristo" compare per la prima volta nei suoi inventari storici nel 1830 con una nota che ne indica la provenienza da "Casa Durazzo": fece quindi parte con certezza della quadreria dei marchesi Durazzo acquistata dai Savoia insieme alla dimora di via Balbi nel 1824, sebbene fosse inspiegabilmente ignorato sia dall'inven­tario del 1816, che da quello del 1823.

Informazioni sullo stato della conservazione

Il dipinto si trova in condizioni conservative piuttosto critiche sia rispetto al supporto, sia alla superfiei pittorica, afflitta da pesanti ridipinture. Sono inoltre numerose le cadute di colore e le zone abrase.

Informazioni sulla fruizione e orari di apertura

Il dipinto è esposto nella Sala delle udienze del Gran piano nobile di Palazzo Reale. Il museo ha i seguenti orari di apertura:

Lunedì: chiuso

Martedì: 13.30 – 19.00

Mercoledì-sabato: 9.00 – 19.00

Domenica e festivi: chiuso (aperto la prima domenica del mese con ingresso gratuito 13.30 – 19.00)

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA APERTA


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 5.710,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

L'intervento che si intende realizzare sul dipinto si articola in una serie di fasi e passaggi:

· Eventuali fissaggi di porzioni pericolanti dello strato pittorico

· Pulitura della superficie pittorica tramite la rimozione dello sporco di deposito con una soluzione acquosa di un tensioattivo non ionico a basso dosaggio

· Pulitura finalizzata alla rimozione della vernice e dei ritocchi alterati previa apertura di saggi di pulitura per definire la metodologia operativa idonea

· Rimozione meccanica degli stucchi debordanti sul colore originale

· Rimozione della tela dal telaio

· Applicazioni strisce perimetrali di tessuto trattato con giuntura di testa e rinforzo

· Applicazioni di strisce perimetrali di tensionamento

· Stuccatura a livello delle lacune di strato pittorico

· Reintegrazione pittorica con colori ad acquerello e velature con pigmenti puri legati a vernice Laropal A81

· Verniciature interinali e finali con resine ad elevate resistenza all’invecchiamento (Laropal A81 e Regalrez 1094)

· Documentazione fotografica su digitale ad alta definizione: luce visibile, fluorescenza UV, luce radente, macrofotografie, fotografie eseguite con microscopio ottico 200x

· Relazione finale dell'intervento eseguito

· Fornitura di nuovo telaio ligneo ad espansione con doppia traversa