SlowMachine si occupa di produzione, programmazione e formazione teatrale.
Produce dal 2012 numerosi progetti artistici multidisciplinari, con un attenzione particolare verso la ricerca e l'innovazione e coniugando il linguaggio teatrale con quello cinematografico e documentaristico.
Nel 2021 SlowMachine realizza, in coproduzione con Bassano Operaestate, lo spettacolo ‘Siamo tutti una famiglia. Cronaca di una lotta’, e il lavoro, prodotto da Arteven per le scuole superiori, ‘E poi si scioglierà la neve’ sulla figura di Mario Rigoni Stern, anche in versione online. Nel 2020 è tra le compagnie selezionate per portare avanti il progetto “A casa nostra” del Teatro Comunale di Vicenza, Arteven e Teatro Stabile del Veneto ed è partner di Università Ca’ Foscari nel progetto CAD-Comunità Artistiche Digitali. Sempre nel 2020, in coproduzione con Bassano Operaestate, realizza il progetto site specific ‘Al-Jahim’ nelle ex-prigioni di Feltre. Nel marzo 2019 debutta la nuova produzione ‘Notti’, ispirata al racconto ‘Le notti bianche’ di Dostoevskij e a luglio 2019 il primo allestimento dello spettacolo ‘Piccole pratiche di resistenza civile’ e, in coproduzione con Bassano Operaestate, il progetto site specific ‘Voci e Tempesta’. Nel 2018 la compagnia realizza, per la rassegna ‘Oltre le Vette’, il progetto site-specific ‘Dendrocronologia-i custodi del tempo’ e per la Fondazione Dolomiti Unesco cura la regia della conferenza-spettacolo ‘9x1=Dolomiti’. Nel 2017 SlowMachine vince il bando ANCI RiGenerAzioni Creative, con il Comune di Belluno, e il bando MigrArti del MiBACT con il progetto ‘Luogo. dall’abbandono alla rinascita’ che hanno contribuito alla realizzazione dello spettacolo ‘HOME’. Sempre nel 2017 debutta ‘Lo Zoo di Vetro’. Nel 2016 SlowMachine vince, con il progetto ‘Radici nelle Dolomiti’, il FUnder35 bando nazionale per il consolidamento delle imprese culturali under 35. Nel 2013 produce lo spettacolo ‘Il Giardino delle Rose’ e nel 2014 dà vita alla performance ‘Primo Canto per Voce e Tempesta’. Nel 2012 vince il bando di residenza promosso da C32 Performing Art Workspace a Marghera che ha portato alla realizzazione di ‘VideoDran’, progetto d’esordio della compagnia, il quale ha poi partecipato a numerosi festival nazionali.
Realizza dal 2014 la stagione teatrale di teatro contemporaneo Belluno Miraggi presso il Teatro Comunale di Belluno e, dal 2018, il festival Vertigini, festival di arti performative realizzato presso lo spazio Hangar 11 che SlowMachine sta riqualificando per trasformarlo in teatro e luogo di arte e cultura, per la produzione e la programmazione delle arti dal vivo.
La compagnia porta avanti inoltre progetti di formazione teatrale per giovani e adulti.
Descrizione dell'intervento
SlowMachine, a partire dall’Otello di W. Shakespeare, gettando uno sguardo alla Cipro contemporanea alle sue contraddizioni politiche e sociali, passando attraverso la dimensione virtuale e dei mezzi di comunicazione di massa, vuole realizzare una nuova produzione multimediale che cercherà di indagare le tecniche di manipolazione della realtà.
Il reale come fulcro traballante e fragile dove ogni differente punto di vista può metterne in discussione il significato e dove le nuove tecnologie possono entrare creando un cortocircuito che rende tale concetto ancora più sfuggente. La dimensione del dubbio allora emerge inesorabile in un inospitale clima di tensione che può sconfinare nel dramma, tanto nell’opera di Shakespeare, quanto nella contemporaneità. Centri di riflessione saranno: la manipolazione della realtà, il contesto dell’isola di Cipro, la tematica dei migranti e il femminicidio. Il personaggio di Iago come nucleo centrale di questa riflessione.
Il primo step di questo lavoro è stato realizzato nel marzo 2021 all’interno del progetto laboratoriale “CampusLaFucina–Recitazione tra Video e Teatro–Uno studio su Shakespeare” in collaborazione con il Teatro Stabile del Veneto. Il percorso di alta formazione è stato condotto da Rajeev Badhan regista e attore di SlowMachine, Pau Palacios regista e attore della compagnia catalana Agrupación Señor Serrano, dalla casting director e attrice Stefania de Santis. Il percorso rientrava nelle attività del Modello Te.S.eO. Veneto – Teatro Scuola e Occupazione. Secondo step del lavoro è stato presentato a settembre 2021 nel corso del Festival Vertigini a Belluno all’interno del progetto dell’Università Ca’ Foscari, in collaborazione con Bassano Operaestate Festival, “CAD-Comunità Artistiche Digitali”, dove sono stati maggiormente focalizzati i temi centrali di riflessione e gli strumenti e le tecnologie che serviranno a portare avanti l’indagine attraverso delle specifiche action research con professionisti di vari ambiti, nell’ottica di sviluppo di un progetto multimediale live, che possa abbattere le barriere del “luogo teatrale”.
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