Il titolo di questo progetto è una richiesta d'aiuto per realizzare l’ eccezionale salvataggio dell’antico pavimento a mosaico ottocentesco della sala della torre all'interno del parco romatico di Villa Durazzo Pallavicini a Genova ( Parco più bello d'Italia, 2017). Il Parco, costruito tra il 1840 e il 1846 dal marchese Ignazio Pallavicini, è un museo a cielo aperto costruito secondo un percorso scenografico teatrale con 15 scenografie, una delle quali è il Castello del Capitano che ospita la sala della Torre con il pavimento a mosaico realizzato dai fratelli Mora su disegno dell'architetto Michele Canzio. Il Castello e tutti i suoi apparati decorativi compreso il mosaico, ha subito tra gli anni '40 del novecento e il 2010 un degrado feroce che è stato contrastato soltanto con il restauro integrale effettuato nel 2013. Nonostante questi risanamenti il pavimento a mosaico si trova oggi nelle condizioni di non poter più essere calpestato pena la sua frantumazione. Da un paio di anni abbiamo dovuto vietarel'ingresso ai visitatori e persino agli operatori che dovrebbero occuparsi della pulizia della sala.
Vista l’urgenza del recupero e per restituire l’accesso alla magnifica sala, si è deciso un intervento eccezionale: un recupero a “strappo” del mosaico che sarà poi portato presso il laboratorio di restauro specializzato a Campo Ligure dove verrà restaurato. Parallelamente ma al di fuori da questa camapagna di raccolta fondi, il mosaico originale restaurato sarà applicato su un supporto che ne permetterà l'esposizione nel complesso Pallavicini e si procederà con la realizzazione di una copia identica da posare al posto dell’originale nella sala della torre. In questo modo il Parco potrà riaprire l’accesso alla sala e, nello stesso tempo, garantire la visione del mosaico originale. Questo intervento restituirà un’opera d’arte ai nostri visitatori e alle future generazioni.
Con il mese di giugno 2023 si è completata la fase di distacco del pavimento a mosaico. Dopo un intervento di suddivisione in otto spicchi si è proceduto allo stacco sollevandone uno alla volta. Per ogni pezzo si posizionato sulla superficie a vista un pannello in alluminio alveolare ed uno strato di scagliola di cirva 5 cm. Nello strappo veniva asportata una parte del sottofondo in coccio pesto. Le parti venivano alleggerite della scagliola e di parte del cocciopesto per essere trasportate a mano dalla scala a chiocciola del castello. Gli otto pannelli si trovano ora nel laboratorio per il restauro. UNo dei pannelli ritornerà in una sala del piano terra del castello come memoria storico.
Il nuovo pavimento, finanziato con altro contributo, è anch'esso in fase di realizzazione in laboratorio.
Il Parco Durazzo Pallavicini di Pegli, realizzato tra il 1840 e il 1846, su progetto dell’architetto Michele Canzio, per volere del marchese Ignazio Alessandro Pallavicini, rappresenta un’eccellenza nell’ambito del giardino storico romantico italiano ed europeo. Caratteristica unica di questo giardino che si sviluppa su 8 ettari di collina, è quella di essere strutturato su un racconto teatrale a sfumature esoterico-massoniche che rendono la visita un’esperienza storico-culturale, paesaggistico-botanica ma anche meditativo-filosofica. Il percorso di visita è articolato in tre atti, ognuno composto da quattro scene caratterizzate da laghi, torrentelli, cascate, edifici da giardino, arredi, piante rare, scorci visivi e ‘inganni scenografici’ capaci di appropriarsi del panorama esterno e di dilatare quasi all’infinito i confini di questo luogo “magico”.
Schema dell’organizzazione teatrale
Prologo e antefatto
Il viale Gotico e il Viale Classico
1° Atto: Il ritorno alla natura
Prima Scena: il Romitaggio
Seconda scena: il Parco dei Divertimenti
Terza scena: il Lago Vecchio
Quarta scena: la Sorgente
2° Atto: il recupero della storia
Prima scena: la Cappelletta di Maria
Seconda scena: la Capanna Svizzera
Terza scena: il Castello del Capitano
Quarta scena: il Mausoleo del Capitano
3° Atto: la catarsi
Prima scena: le grotte/inferno dantesco
Seconda scena: il Lago Grande
Terza scena: i Giardini di Flora
Quarta scena: la Rimembranza
Esodo
I giochi d’acqua
Descrizione dell'intervento
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