Immagini di Ricostruiamo la phiale di Pyrgi
Immagini di Ricostruiamo la phiale di Pyrgi
Immagini di Ricostruiamo la phiale di Pyrgi
Immagini di Ricostruiamo la phiale di Pyrgi
Immagini di Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia
   
Immagini di Ricostruiamo la phiale di Pyrgi
Immagini di Ricostruiamo la phiale di Pyrgi
Immagini di Ricostruiamo la phiale di Pyrgi
Immagini di Ricostruiamo la phiale di Pyrgi
Immagini di Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia

Questo eccezionale vaso rituale, utilizzato durante le cerimonie religiose per il rituale della libagione, ossia dello spargimento di vino, olio o altre sostanze in onore delle divinità, proviene dal Santuario meridionale del complesso sacro e portuale di Pyrgi, il porto dell’antica Caere (Cerveteri). Di dimensioni insolite (41 cm di diametro) rispetto a tutti gli esemplari noti di questo tipo di contenitore, si tratta di un autentico “pezzo d’autore” e si ritiene che fosse un dono “comunitario” offerto dagli abitanti di Caere alle divinità venerate nel santuario meridionale (Demetra, Kore, l’etrusca Cavatha, e il suo compagno infero Sur). A un certo punto della storia del Santuario Meridionale (poco dopo il 384 a.C., data del saccheggio del santuario da parte di Dionigi tiranno di Siracusa), questo pregiatissimo vaso fu frantumato e disperso, insieme a una massa sterminata di altri materiali, prevalentemente ceramici e databili nella prima metà del V e non oltre la metà del IV secolo a.C., in precedenza accumulati all’interno di vari depositi presenti nell’area sacra meridionale e che erano sia doni offerti dai frequentatori alle divinità che vi si veneravano, sia strumenti connessi con i culti e i rituali che vi si praticavano.  

Il delicato stato conservativo e le precarie condizioni in cui si trova rendono difficile la lettura e la compresione dell'affascinante storia raccontata nel fregio decorativo esterno che richiama una straordinaria rappresentazione dell'uccisione dei Proci. L'intervento proposto prevede la riproduzione fedele del pezzo con particolare riguardo alla ricostruzione delle scene raffigurate. L'obiettivo è quello di offrire una migliore leggibilità dell'opera a beneficio del pubblico di visitatori, compreso il pubblico dei giovanissimi attraverso mirate attività didattiche. I

Questa phiale proviene dalla Grecia, e in particolare dall’Attica, la regione di Atene, e la si ritiene opera del Pittore di Brygos che l’avrebbe realizzata intorno al 470-460 a.C. La decorazione figurata che si dispiega nella parte alta del vaso, malgrado le vastissime lacune dovute alla volontaria distruzione in antico consente di riconoscere, sul lato interno, una scena di simposio, con coppie di convitati ed etere morbidamente adagiati sui letti conviviali e in vari atteggiamenti e sul lato esterno una rarissima rappresentazione della reggia di Itaca ove Odisseo, superata la prova con l’arco, ha appena compiuto la strage dei Proci. Si intuiscono infatti tavoli e vasi del banchetto rovesciati, gambe di personaggi in fuga, mani e braccia di vittime che pendono dai letti e addirittura la testa dell’indovino Leiodes, recisa da un secco colpo di spada e rotolata a terra nella polvere “mentre ancora parlava”, particolare omerico (Odissea, XXII, versi 310-329) che il Pittore di Brygos rende mirabilmente dipingendo, come in un fumetto, una serie di lettere che fuoriescono dalla bocca. 

ETRU garantisce la tutela, la valorizzazione e l’accessibilità del patrimonio culturale di propria competenza; e ne promuove la conoscenza presso il pubblico e la comunità scientifica, e favorendone la fruizione. ETRU, sia con risorse interne sia in collaborazione con partner nazionali e internazionali, assicura la valorizzazione del patrimonio mediante l’organizzazione di mostre e convegni, la promozione della ricerca scientifica e la comunicazione al pubblico di tali attività, incentivando una partecipazione attiva della comunità scientifica e dei cittadini e sviluppando stretti legami con il territorio, in particolare con i siti, gli enti e gli istituti di provenienza delle collezioni. Il Museo ETRU mira a costituire una rete integrata tra siti ed enti culturali volta a favorire la crescita culturale e sociale e lo sviluppo economico delle realtà territoriali che le sue raccolte rappresentano, incoraggiando la formazione di comunità patrimoniali nello spirito indicato dalla Convenzione quadro del Consiglio d’Europa sul valore del patrimonio culturale per la società (Faro 2005).

 

 


Contribuisci a tutelare il patrimonio culturale italiano

Scopri come diventare un mecenate

Ente beneficiario

Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia

Erogazioni ricevute

1.715,00 €

Mecenati

: 6

I mecenati che hanno scelto di essere visibili:
Associazione Culturale Roma Sparita
Luciano Catozzi
Massimo Meli
Il Lucumone Onlus

COINVOLGI LA TUA COMMUNITY

Scopri come comunicare, promuovere e far votare il tuo progetto

1° fase

RACCONTA E CONDIVIDI

Utilizza la newsletter e i social media per raccontare il tuo progetto e il concorso. Chiedi a tutta la tua community di votare e di condividere il concorso tra i loro amici.

2° fase

USA L’HASHTAG

Condividi ogni contenuto utilizzando l’hashtag ufficiale #concorsoartbonus2024. In questo modo sarai rintracciabile da tutte le persone che lo utilizzeranno e potrai ampliare la tua community.

3° fase

METTI IN EVIDENZA

Metti in evidenza sui tuoi canali social un post che promuova il progetto. Ricordati di inserire il link alla pagina di votazione e di chiedere in modo chiaro alla tua community di votare.

4° fase

TROVA UN TESTIMONIAL

Coinvolgi un testimonial o un influencer che possa dare visibilità al tuo progetto e promuovere il concorso nella propria fan base.

Scopri altri progetti in gara nella stessa regione

Istituto di Studi Pirandelliani e sul Teatro Contemporaneo - Biblioteca di Luigi Pirandello, Restauro volumi con copertine dipinte da Luigi Pirandello
22 voti
Roma

Istituto di Studi Pirandelliani e sul Teatro Contemporaneo - Biblioteca di Luigi Pirandello, Restauro volumi con copertine dipinte da Luigi Pirandello

Consorzio per la Gestione delle Biblioteche Comunale degli Ardenti e Provinciale
16 voti
Viterbo

Consorzio per la Gestione delle Biblioteche Comunale degli Ardenti e Provinciale "A. Anselmi" di Viterbo - Fondi manoscritti della Biblioteca Ardenti 2.0"