Immagini di Completamento digitalizzazione Hortus siccus di Giuseppe Frizzi
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Immagini di Completamento digitalizzazione Hortus siccus di Giuseppe Frizzi
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"L’Erbario storico di Giuseppe Frizzi: un patrimonio floristico umbro e nazionale da preservare” è un progetto finalizzato alla digitalizzazione dell''Erbario Storico Frizzi, una valida testimonianza di hortus siccus (raccolta di piante pressate, seccate e fissate su fogli di carta) risalente alla fine del XIX secolo. Promosso dall’Istituto Tecnico Economico Tecnologico “Aldo Capitini” di Perugia, il progetto coinvolge, in qualità di soggetti partners, il Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale dell’Università degli Studi di Perugia, la Fondazione “Istituto di Formazione Culturale S. Anna” di Perugia e Siis Soft Foligno. Il progetto persegue i seguenti obiettivi: Digitalizzare parte della porzione perugina dell'Erbario Storico Frizzi in possesso dell’ITET Capitini (101 esemplari vegetali). Realizzare un catalogo scientifico digitale che integri i cataloghi cartacei già esistenti, denominati Flora Umbra e Flora Alpina Italiana. Archiviare i contenuti digitali del processo in una base dati ed in un File System sicuri, accessibili solo con rigidi criteri di sicurezza e sottoposti a opportune strategie di protezione e conservazione.

L'Erbario Frizzi,  svolge un ruolo fondamentale nel collezionismo storico-botanico umbro e nazionale. Ritrovato presso il Fondo Storico della Biblioteca dell'Istituto Tecnico Commerciale "Vittorio Emanuele II" dove il Prof. Giuseppe Frizzi ricoprì il ruolo di Preside dal 1881 al 1897. Tra i campioni conservati si annoverano esemplari di specie endemiche ed esotiche in Umbria (esempi della prima classe sono Saxifraga exarata Vill. e Saxifraga oppositifolia L., della seconda classe Amarantus retroflexus L. e Chenopodium ambrosioides L.), nonché esemplari di specie di valore biogeografico, tra cui Astragalus onobrychis L., Bupleurum ranunculoides L. e Celtis australis L. L'Erbario Frizzi si caratterizza quindi per la molteplicità di luoghi di provenienza delle specie conservate, una tipicità, questa, direttamente connessa allo scambio reciproco di campioni vegetali avvenuto tra botanici di fama nazionale. La maggior parte dei campioni vegetali sono stati raccolti dallo stesso Frizzi in vari territori italiano, fra cui le Alpi occidentali, le Alpi Lepontine, il Lago Maggiore e il Lago delle Streghe. Altre specie sono state raccolte in Valle d'Aosta e sulle Alpi friulane. Di interesse sono i campioni raccolti e determinati dal Frizzi in Sicilia, nel Lazio, presso il Lago di Bracciano, a Roma e nella Maremma. I campioni provenienti da Napoli e Castiglioncello sono stati raccolti e determinati da botanici di fama nazionale (E. Bellucci, G.C. Giordano, A. Batelli). Per quanto riguarda le specie raccolte in Umbria, esse rappresentano la porzione più cospicua della racolta e provengono, per la maggior parte, dal Monte Subasio, ma anche da Monte Acuto, Monte Morcino, Monte Pacciano e Monte Pennino. Sono state raccolta dal Frizzi insieme a Achille Terracciano e Luigi Paolucci, entrambi soci promotori della Società Botanica Italiana. Rilevanti sono gli esemplari raccolti da Frizzi, Terracciano e Paolucci in prossimità del Lago Trasimeno. I campioni raccolti dal Prof. Giulio Cicioni, invece, provengono, nella quasi totalità, dal Colle del Cardinale (PG). Ci sono poi anche campioni provenienti dall'Orto Botanico di Perugia, raccolti dal Batelli. Una porzioni dell'Erbario Frizzi è conservata tra le collezioni storiche del Dipartimento di Botanica dell'Università di Catania. Questa porzione catanese è accessibile in versione digitale.

 


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Ente beneficiario

Istituto Tecnico Economico E Tecnologico "Aldo Capitini"

Erogazioni ricevute

8.950,00 €

Mecenati

: 1

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