Fabbrica Europa è nata nel 1994 e nel 2003 si è costituita come Fondazione Fabbrica Europa per le arti contemporanee (FFEAC). In oltre 25 anni di attività ha creato uno spazio per i linguaggi e le arti contemporanee, ospitando e promuovendo realtà artistiche locali, nazionali e internazionali, dando un importante contributo alla conferma di Firenze quale luogo di incontro e di confronto per culture diverse, e contribuendo alla formazione di un pubblico per eventi artistici innovativi e al di fuori dei circuiti più tradizionali. La dimensione internazionale di FFEAC è testimoniata anche dalla politica degli investimenti dell'Unione Europea che negli anni ha contribuito a finanziare alcuni dei suoi progetti più rappresentativi. È stata più volte riconosciuta organismo culturale che persegue obiettivi di interesse europeo (OCE 2006, EACEA n.22/2007, Strand 1.3.6 - Support to European cultural festivals). Sempre nel quadro del Programma Cultura 2007-2013 l’Unione Europea ha finanziato il progetto AZALAI – laboratoire nomade (2012-2014) che Fabbrica Europa ha coordinato in partnership con organizzazioni di altri cinque paesi: Francia, Belgio, Olanda, Serbia e Ungheria. Fabbrica Europa è stata inoltre partner di numerosi progetti di cooperazione internazionale tra cui NOSTOI. Histoires de retours et d’exodes (2011-2015), finanziato nell’ambito del primo bando per progetti standard lanciato dall’Unione Europea nel quadro del programma di prossimità ENPI CBC Med.
Nel 2016 la Fondazione ha ottenuto l'accredimento da parte della Regione Toscana come Ente di Rilevanza Regionale dello spettacolo dal vivo per il quinquennio 2016-20, rinnovato nel 2021 per il quinquennio 2021-2025.
Nell’autunno 2017 si è aggiudicata il Bando del Comune di Firenze per la concessione decennale degli spazi del complesso delle ex Scuderie Granducali delle Cascine con il progetto PARC Performing Arts Reseach Centre.
Tra i suoi principali progetti: il festival Fabbrica Europa (annuale, dal 1994, alla Stazione Leopolda di Firenze e in altri spazi), il cantiere di arti sceniche Orizzonti Verticali (annuale, dal 2014, a San Gimignano e nei territori limitrofi), il Festival au Désert (annuale, dal 2010, Anfiteatro delle Cascine, Le Murate, Manifattura Tabacchi, Piazza Ognissanti, Chiostro Grande di Santa Maria Novella di Firenze), Secret Florence (annuale, dal 2016, nell'ambito dell'Estate fiorentina).
FABBRICA EUROPA 2022
Firenze | Toscana, 2 - 25 settembre
Una delle linee che ha contraddistinto la XXIX edizione di Fabbrica Europa è legata all’intreccio di culture e di linguaggi, di universi espressivi e di attraversamenti, di tradizioni e di sperimentazioni. Un’edizione articolata e composita che ha indagato i processi creativi in atto nella danza, nella musica, nelle arti performative, e nel loro intersecarsi , mostrando dispositivi e formati scenici di artisti e compagnie provenienti da Europa, Americhe, Africa, Asia.
Il Festival 2022 si è caratterizzato per la presenza di artisti internazionali che hanno proposto traiettorie originali, linguaggi innovativi e formati inediti. Tra questi, Heine Avdal e Yukiko Shinozaki / Fieldworks che con Gone here (yet) to come hanno dato vita a un’indagine sulla matericità del buio e sul suo rapporto con lo spazio, una ricerca su cosa c’è al di là di ciò che si mostra, riconsiderando il passato e immaginando il futuro.
Altra importante presenza è stata quella del regista e coreografo spagnolo Gastón Core con The Very Last Northern White Rhino, solo creato per lo straordinario performer ivoriano Oulouy che si ispira alla storia degli ultimi due esemplari di rinoceronte bianco, interrogandosi sulla possibilità stessa della felicità di fronte al caos del mondo.
Lo spagnolo Igor Urzelai e il sardo Moreno Solinas, sotto la sigla Igor x Moreno, hanno portato in scena il loro Idiot-Syncrasy, pezzo ironico ed energico e al contempo tenera esplorazione dell’identità maschile. Gli stessi Igor x Moreno, in un’inedita collaborazione con Collettivo Mine, hanno dato vita anche a Beat Forward, coprodotto da Fabbrica Europa. Una celebrazione del piacere di ballare e una riflessione su come ci identifichiamo e su come siamo in grado di proiettare immagini molteplici di noi stessi.
Importanti presenze anche in ambito musicale con Camille Bertault & David Helbock, talentuosi musicisti della scena jazz europea; Nicole Mitchell (USA) e Ballaké Sissoko (Mali), a rappresentare due continenti; il grande musicista e compositore britannico John Surman
Il Festival ha accolto anche lavori inediti, esito di collaborazioni progettuali realizzate a livello internazionale, come la nuova creazione della coreografa Irene Russolillo e del video artist Luca Brinchi, If there is no sun, che si è sviluppata attraverso un percorso di residenze tra Africa e Italia coinvolgendo artisti da Senegal (i danzatori Antoine Danfa e Mapate Sakho) e Tunisia (il performer Ilyes Triki) a cui si è unita la cantante e beatmaker italo-liberiana Karima DueG. Allo stesso modo il nuovo lavoro Diorama/Attivare lo sguardo deriva da una collaborazione e dal lavoro in residenza di Fabio Novembrini e Roberta Racis con artisti asiatici a Singapore presso Dance Nucleus.
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