Dalla sua nascita, avvenuta nel 1964, il Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo ha avuto come scopo primario la diffusione della cultura musicale in Italia. Nel volgere degli anni si consolidò il prestigio della manifestazione a livello internazionale grazie alla partecipazione di orchestre e di artisti di prim’ordine. In 56 anni sono stati attivati diversi livelli di proposta: la prima indirizzata ad un pubblico eterogeneo che ha affollato i due teatri di tradizione, il Donizetti di Bergamo e il Grande a Brescia; la seconda con una promozione che oggi definiremmo “globale” con più di 1500 concerti che l’Orchestra del Festival ha eseguito sui palcoscenici dei teatri in tutto il mondo; la terza basata su progetti locali che in oltre trent’anni, sempre in via continuativa, hanno coinvolto le scuole, ivi comprese le Università e i Conservatori, e la popolazione scolastica delle due province in ogni ordine e grado. Il presupposto di partenza è che la musica classica sia una colonna portante della nostra cultura, indispensabile per la formazione e lo sviluppo intellettuale di ogni individuo. Partendo da questa realtà evidente il Festival Pianistico, con il patrocinio, e in alcuni casi il coinvolgimento diretto delle Istituzioni territoriali di Brescia e Bergamo ha sempre coinvolto i ragazzi, gli insegnanti, le scuole e le più significative realtà culturali cittadine a far sì che tutte le occasioni e le potenzialità espresse dal territorio promuovano e diffondano sempre di più la conoscenza della musica classica, per creare ulteriori occasioni di crescita e scambio culturale per le nuove generazioni.
Descrizione dell'intervento
Il Festival Pianistico si avvicina al traguardo del suo 60esimo compleanno, inaugurando la prima parte di un programma biennale che ha come protagonista il Novecento. La 59esima edizione, dal titolo Novecento Suite, andrà in scena dal 19 aprile al 18 giugno. In programma un viaggio musicale che avrà per protagonisti Ravel, Rachmaninov, Debussy, Gershwin senza dimenticare Bartók, Stravinskij e molti altri. Il concerto inaugurale, a Bergamo il 28 aprile e a Brescia il 29, attinge a piene mani dal tema novecentesco con un programma che prevede ben 3 concerti per pianoforte e orchestra. Due i pianisti, entrambi molto cari al Festival, che si alterneranno sul palco diretti da Pier Carlo Orizio con la Filarmonica del Festival. Alessandro Taverna sarà il solista del Concerto di Britten, mentre ad Alexander Romanovsky verrà affidata la Rapsodia su un tema di Paganini op.43 di Rachmaninov. Dulcis in fundo il Concerto per due pianoforti di Poulenc, che manca al Festival da 20 anni. Il 59°Festival sarà l’occasione per ricordare i 100 anni della nascita del maestro Agostino Orizio, fondatore del Festival, nato il 15 maggio 1922 in Franciacorta. Martha Argerich – ospite fin dal 1967 nella IV edizione del Festival – al Teatro Grande il 19 aprile ricorderà il maestro Agostino insieme ai giovani della Filarmonica diretti da Pier Carlo Orizio. Al Donizetti il 20 aprile si esibirà in recital Arcadi Volodos, pianista che fin dagli esordi fu particolarmente apprezzato dal Maestro. Attesissimo l’arrivo della grande Hélène Grimaud che si esibirà per la prima volta al Grande il 29 maggio e al Donizetti il 31 con un programma che prevede Silvestrov, Chopin, Satie, Debussy e Schumann. Tra le promesse del pianismo in ascesa il francese Lucas Debargue, con il suo Ravel sarà il 18 maggio a Bergamo e il giorno dopo a Brescia con in programma Scarlatti e Ravel. Grigory Sokolov porterà nelle due città un programma a base di Beethoven e Schumann. Nell’ultima parte del cartellone, a Brescia il 4 giugno e a Bergamo il giorno successivo, ritornerà l’Orchestra della Toscana che proporrà altri due pezzi fondamentali del primo Novecento: il Concerto in sol maggiore di Ravel con solista Federico Colli e la Sinfonia ‘Classica’ di Prokof’ev. Completano il programma i recital di François-Joël Thiollier. Già annunciati i debutti di altri tre giovani pianisti: Alexander Gadjiev, la cino-americana Ying Li, Josef Mossali. Tornano anche le rassegne collaterali: in entrambe le città i Concerti con i Giovani Talenti con i migliori allievi dei Conservatori e gli appuntamenti in provincia di Festival e dintorni; e un ciclo di conferenze con l’Università degli Studi di Bergamo e l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia dal titolo Il Novecento attraverso lo specchio musicale. Il ciclo di conferenze si inserisce a pieno titolo nelle iniziative proposte dalle istituzioni coinvolte per il progetto Bergamo Brescia Capitale della Cultura 2023.
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