L'ex asilo infantile di Castelleone risale ai primi anni del '900 ed è stato destinato fino agli anni 1990 ad asilo infantile. A seguito di caduta di calcinacci dal soffitto è stato dismesso come asilo. E' rimasto inutilizzato per qualche anno, fino a quando, negli anni 2017/2018 è nata l'idea del progetto Abitiamoci, una casa per stare insieme. Si tratta di un progetto Senior Cohousing che parte dall'idea che siano necessarie nuove modalità per promuovere nuove opportunità e servizi per qualificare le condizioni di vita delle persone anziane. Sono previsti sia lavori di tutela dell'immobile che di rifunzionalizzazione con le donazioni artb bonus vengono sostenuti solamente i costi di restauro dell'immobile.
Edificato attorno agli anni 20 del '900 sul sedimen di una preesistente cascina completamente demolita per fare spazio alla nuova struttura. La struttura si articola sostanzialmente su un unico livello che si sviluppa su un corpo principale con struttura a T rovesciata e due corpi minori posti come ali laterali che unendosi al corpo principale definiscono uno schema a E rovesciata. Fanno eccezione per il corpo principale, e in corrispondenza della parte fronteggiante la piazza Trieste, un locale interrato di ridotta altezza (190cm) e una torretta centrale che sviluppa un secondo livello in corrispondenza dell'ingresso principale. La struttura ha origine da una benefattrice originaria di Castelleone, Alma Fiora Cappi e da ulteriori benefattori. Era stata realizzata per attivare un asilo dell'infanzia. L'originaria funzione a servizio della comunità è stata alla base della volontà dell'Amministrazione Comunale e della Fondazione Opere Pie Riunite di recuperare l'immobile, destinato all'alienazione a privati, per riconsegnarlo alla cittadinanza introducendo una funzione di co-housing e social-housing a supporto della popolazione anziana del territorio. La morfologia dell'edificio si caratterizza per un rigoroso schema ad assi perpendicolari; l'asse centrale di ingresso e il corridoio distributivo centrale. Lungo l'asse centrale si sviluppano in successione l'ingresso su cui affacciano gli uffici amministrativi, quindi l'ampio locale della mensa e un'ultima stanza accessoria. Lungo l'asse trasversale si sviluppa, con giacitura est ovest, il corridoio distributivo delle 4 aule pncipali. Il corridoio asumeva ruolo distributivo, ma, in perfetta coerenza con lo schema distributivo di stampo ottocentesco, anche di spazio di relazione. I corpi laterali accolgono i servizi igienici e. lungo il corpo di via IV Novembre la centrale termica di recente realizzazione (anni'70). Altro elemento recente è il corridoio distributivo in c.a. a vista addossato alla facciata ovest del corpo principale verso il cortile interno, corridoio che collega l'edificio storico con un successivo ampliamento degli anni '90. Si segnala la pregevole facciata costituita da una porzione centrale intonacata con effetto bugnato al piano terreno e liscio al primo piano. La doppia altezza del corpo ne denuncia la funzione di ingresso e di corpo che accoglie le funzioni amministrative. Nelle porzioni laterali la facciata si caratterizza per la tessitura del mattone a vista e presenta due gruppi di triplici finestre per lato. Le aperture presentano serramenti in alluminio avvolti in cornici in mattoni a vista con decoro in stile lapideo realizzato con lisciature di grassello di calce. Le restanti facciate presentano minore interesse architettonico. Su tutta la facciata alcuni pluviali e pali dell'illuminazione pubblica. La facciata lungo via IV Novembre è caratterizzata da superficie cieca tranne che per una finestra. Allinterno due cortili interni separati dal corpo centrale della mensa. Lateralmente i due corpi minori per i locali di servizio.
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