Restauro del dipinto ad olio su tela raffigurante la Natività, sec. XVII, proveniente dalla Chiesa di San Francesco di Montegiorgio. Il restauro è reso possibile grazie alla donazione dell'azienda mecenate Luna srl, che ha sostenuto con ulteriore altra donazione anche il restauro del dipinto: la "Crocifissione con Vergine, Maddalena e San Giovanni" realizzato sempre dal Comune di Montegiorgio.
La Natività è una copia dell’originale del pittore urbinate Federico Barocci, conservata al Museo del Prado di Madrid. Probabilmente venne commissionata dai frati del convento di San Francesco all’allievo del Barocci, Alessandro Vitali, ma non si esclude che Federico Barocci in persona sia intervenuto nella realizzazione dell’opera, soprattutto nella figura della Vergine (Calisti/Emiliani). Esistono due copie del dipinto originale, attribuibili al Vitali, una conservata alla Pinacoteca Ambrosiana di Milano e l’altra saldata ad Alessandro nel 1605, che potrebbe trattarsi proprio di quella di Montegiorgio, dato che in quel periodo lavorò per una tela della cattedrale di Fermo. Come nell’originale troviamo al centro la figura della madre inginocchiata davanti al Bambino avvolto in fasce, dalle quali è emanata una luce che illumina le teste del bue e dell’asino, la figura della Vergine e quella di Giuseppe. Il padre putativo è intento ad aprire la porta dalla quale si affacciano due pastori ed un montone e intanto tende il braccio all’indietro ad indicare Gesù. La parte superiore con l’angelo cherubino recante in mano un festone con la scritta “GLORIA IN ALTISSIMIS DEO”, sembra essere un’aggiunta posteriore, risalente forse al Settecento, come affermato da Emiliani. La tela venne restaurata nel 2001 dalla ditta Ermete Crisanti di Lucca.
Descrizione dell'intervento
Consolidamento preparazione e colore
se necessario, mediante applicazione di apposita resina acrilica tipo plexisol opportunamente diluita;
Pulitura
Pulitura selettiva della superficie pittorica e rimozione delle sostanze incoerenti quali: polveri grasse, vernici ossidate, interventi pittorici deteriorati e/o ridipinture, allo scopo di uniformare la cromia del dipinto.
Tale operazione sarà effettuata mediante tamponi di cotone idrofilo imbevuti di miscele solventi con scelta, concentrazione e tempi di applicazione da valutare a seconda della tenacità del sudicio e del grado di pulitura da ottenere avendo cura di preservare la patina originale del dipinto;
Stuccatura delle lacune
Integrazione delle lacune mediante malta ottenuta con gesso di Bologna e colla di coniglio, rasatura a livello ed imitazione della superficie circostante;
Integrazione pittorica
al fine di restituire unità di lettura cromatica all’opera, tenendo conto delle indicazioni della D.L.
Verniciatura finale
Verniciatura della superficie pittorica a pennello durante l'operazione di restauro pittorico, e successivamente per nebulizzazione, come protezione finale del dipinto.
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