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Attività principali dell'istituzione

Maestro è una società cooperativa nata nel 2020 a Cuneo che si propone di sviluppare progetti artistici nell’ambito del settore della musica antica e colta e supportare a livello amministrativo e logistico le fasi della produzione artistica. La cooperativa nasce dall’esperienza ventennale maturata dai suoi soci fondatori nel segretariato e nella produzione artistica e raduna al proprio interno artisti di fama internazionale che collaborano nella progettazione dell’attività sociale. Nel 2022 Maestro ha collaborato con alcune delle principali realtà internazionali del settore, producendo più di 100 eventi che hanno coinvolte oltre 200 artisti. A titolo esemplificativo si riportano alcuni tra i principali appuntamenti: Women initiative della Fondazione Cartier International (EXPO Dubai 2020), collaborazioni con la rassegna MITO, con l’Opera di Montecarlo, con numerosi teatri d’opera tedeschi, austriaci e francesi, tournée europea con Cecilia Bartoli e I Musiciens du Prince di Monaco nelle principali sale da concerto del mondo. La Cooperativa gode di un buon posizionamento e una forte rete, come dimostra il percorso fatto in solo tre anni di vita: il fatturato di Maestro è infatti cresciuto in modo esponenziale e aumentano realtà, artisti e ensemble che affidano a Maestro la gestione amministrativa, logistica e di programmazione della loro attività.

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA APERTA


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 30.000,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

«Al centro del mio comporre c’è l’idea di considerare il suono come una materia in cui sprofondare per forgiarne le caratteristiche fisiche e percettive: grana, spessore, porosità, luminosità, densità, elasticità. Quindi scultura del suono, sintesi strumentale, anamorfosi, trasformazione della morfologia spettrale, deriva costante verso densità insostenibili, distorsione, interferenze, anche grazie al ricorso alle tecnologie elettroacustiche. E sempre maggiore importanza data alle sonorità di derivazione non accademica, al suono sporco e violento di prevalente origine metallica di certa musica rock e techno».

Fausto Romitelli

AltreVoci Ensemble intende produrre e incidere lo spettacolo ideato da Fausto Romitelli sotto la direzione di Marco Angius e la partecipazione di Livia Rado.

AN INDEX OF METALS è uno spettacolo multimediale. Si tratta di musica eseguita dal vivo da una voce femminile amplificata, un ensemble strumentale, una proiezione video frontale su tre schermi indipendenti e una ricca parte di musica elettronica che si fonde e si alterna alla performance live.

La suggestione originaria deriva da un dipinto di Roy Lichtenstein, nel quale una ragazza sta annegando tra i flutti di un mare freddo e incolore, che l’occhio di Romitelli vide però come metallo liquido anziché acqua salata. Da qui l’immaginazione ha condotto l’autore al racconto in stile libero “dell’assimilazione di una ragazza da parte del mondo delle macchine”, per mezzo di un impianto sonoro e visivo che, a un livello più assoluto, giunge a “rappresentare la conquista del rumore sul suono, che si fa esuberante fino alla saturazione, collassando nel silenzio”. 

La gestazione di quest’ultimo progetto di Romitelli avvenne nella fase precedente al ricovero in ospedale.

Il compositore scrisse la partitura in cinquanta giorni durante le sue ultime settimane di vita. I tre video di Paolo Pachini e Leonardo Romoli vengono accostati in un unisono visivo che rispecchia i moti delle parti musicali che Romitelli intende come “Sculture sonore, destinate a rivelare, in accordo con l’immagine, la loro natura intimamente violenta e assassina”.

Il progetto prevede la collaborazione del dipartimento di musica elettronica del Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Torino,

con i docenti Andrea Agostini, Stefano Bassanese e Carlo Barbagallo. 

Sono previsti progetti didattici sul territorio con interventi di compositori-musicologi e i componenti dell’ensemble.

Il fondo Romitelli è custodito all’ Istituto per la Musica della Fondazione Giorgio Cini a Venezia.


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

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FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 30.000,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

Nel Febbraio 2025 registreremo l'Integrale di Sei Quartetti inediti in prima mondiale di uno dei più famosi compositori del classicismo.Quartetti scritti all'età di vent'anni che ci svelano quali idee affollassero la sua mente prima che il mondo lo osannasse come uno dei pilastri della storia della Musica di tutti i tempi.

Il Quartetto Alla Maniera Italiana (Giacomo Coletti e Stefano Raccagni - violini, Alessia Menin - viola, Anna Camporini - violoncello) nasce dalla condivisa volontà di esplorare il grande repertorio cameristico del XVIII e XIX secolo, che vede in Haydn, Mozart e Beethoven gli esponenti di maggior pregio, con una visione storicamente informata.

Frequenti sono anche le occasioni per misurarsi con il repertorio romantico; particolare attenzione viene data a brani di compositori contemporanei scritti pensando a strumenti classici. Il Quartetto utilizza infatti copie di strumenti originali, archi relativi al periodo storico di ogni brano, spartiti autografi o prime edizioni ove possibile, e rivolge particolare curiosità agli autori minori e alle partiture inedite o di recente riscoperta. A tal proposito nel novembre del 2020 l'etichetta discografica Urania Records ha pubblicato l'Integrale dei Quartetti del compositore comasco Francesco Pasquale Ricci come world premiére.

L'idea musicale del quartetto ha tratto ispirazione dal confronto con grandi Maestri quali H.Beyerle, A.Moccia, il Quartetto di Cremona, C.Coin.

Il percorso musicale dei singoli interpreti ha portato a voler rendere omaggio al grande compositore Johann Sebastian Bach, con il riferimento nel nome stesso del nostro quartetto alla sua composizione per tastiera "Aria Variata Alla Maniera Italiana" in la minore BWV 989.

Per la realizzazione di concerti e registrazioni il Quartetto si avvale del materiale presente negli archivi di prestigiosi organismi e istituzioni internazionali di ricerche musicali e musicologiche quali L'Archivio della Sinfonia Milanese e il Centro di Ricerche Musicali lvbeethoven.it

Sono numerose le recensioni dei concerti che descrivono in modo entusiasta come la cura del particolare e l’affiatamento tra le quattro voci emergano quali tratti distintivi del nostro quartetto.

Il quartetto ha sede a Como e è inserito nella rete de Le Dimore del Quartetto.

www.allamanieraitaliana.it

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA CHIUSA


RACCOLTA FONDI

Raccolta chiusa

Raccolta chiusa

FASE ATTUATIVA

Fine Lavori

IMPORTO 30.000,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

Con a Choral Renaissance, Erato propone un percorso tra Novecento e contemporaneità attraverso gli occhi di tre importanti autori corali italiani: Ildebrando Pizzetti, Corrado Margutti e Lorenzo Donati.Nella loro musica, l’eredità rinascimentale e barocca viene omaggiata, elaborata e trasfigurata, creando una sorprendente e caleidoscopica varietà di soluzioni sonore.
Il Requiem di Ildebrando Pizzetti è un brano noto, ma inspiegabilmente trascurato a livello discografico: il progetto ci fornisce un’occasione importante per dare una nuova lettura di questo lavoro così significativo, pregno in ogni movimento di riferimenti all'epoca d'oro della polifonia italiana, chiara testimonianza dello sforzo dell’autore di omaggiare la tradizione pur mantenendo uno stile personale che ricorre anche nelle sue altre numerose composizioni corali.

Erato è un gruppo di cantanti professionisti fondato nel 2018 con sede a Torino.Il nostro obiettivo è diffondere l'amore per la musica corale in tutte le sue forme, promuovere nuove composizioni e sostenere giovani talenti. In pochi anni di attività Erato ha già messo in fila una serie d'importanti collaborazioni, da quelle con l'orchestra al mondo della musica di scena.
La Missa Lorca di Corrado Margutti è considerata una delle opere corali più importanti prodotte negli ultimi decenni da un compositore italiano. In questo lavoro sfaccettato e complesso, l’autore è riuscito nell’audace impresa di combinare il proprio linguaggio compositivo con la musica della Missa in Illo Tempore di Claudio Monteverdi, e mescolando i testi sacri dell'Ordinarium Missae con le poesie di Federico Garcia Lorca, in un mirabile lavoro di sintesi e trasformazione.Scritta nell’arco di diversi anni, la Messa non era inizialmente concepita come un lavoro unitario, ma ha assunto questa forma nella mente del compositore solo dopo lungo tempo.L’idea è quella di proporne due numeri particolarmente significativi per forma e stile, il Kyrie e il Sanctus.
Nel Sicut Cervus di Lorenzo Donati la trasformazione assume i caratteri del travestimento: la composizione originale di Giovanni Pierluigi da Palestrina diventa il centro focale di una composizione capace di dar vita a un suono luminoso e scintillante, dove i cluster diatonici sono sapientemente combinati alle raffinate melodie palestriniane. Così, uno dei più noti brani della tradizione corale rinascimentale italiana trova un suono nuovo e inaspettato, ricco di suggestioni della tradizione compositiva contemporanea nordamericana ed europea.


NOTE Intervento archiviato