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Attività principali dell'istituzione

L’Associazione Teatro Stabile della Città di Napoli si costituisce nel 2002 con sede nel settecentesco edificio del Teatro Mercadante di Napoli, per iniziativa di Regione Campania, Comune di Napoli e Provincia di Napoli. Successivamente alla compagine sociale si aggiungono prima Comune di Pomigliano d’Arco e Istituzione Comunale per la Promozione della Cultura della Città di S.Giorgio a Cremano, e poi nel 2015 l’Istituto Banco di Napoli Fondazione, che rececde tuttavia nel 2019. Successivamente, nel 2020, ne entra a far parte anche la CCIAA-NA, salvo poi recedere nel 2022. A seguito di avvicendamenti vari, l'attuale compagine sociale del Teatro di Napoli è composta da Regione Campania, Città Metropolitana di Napoli e Comune di Napoli.  Nel 2005 ottiene il riconoscimento ministeriale di Teatro Stabile ad Iniziativa Pubblica. Le attività e l’impegno costante hanno portato poi lo Stabile a conseguire nel 2015 la qualifica di Teatro Nazionale, confermata prime nel 2018 e poi nel 2022 e per il successivo triennio.

Alla storica sala del Teatro Mercadante si affiancano il Ridotto e il Teatro San Ferdinando, storico teatro che Eduardo De Filippo fece risorgere dalle macerie della guerra. Dal 2017, grazie alla convenzione quadriennale con la Soprintendenza di Pompei, lo Stabile conta sulla disponibilità del Teatro Grande del Parco Archeologico di Pompei per la propria programmazione estiva: la rassegna di drammaturgia antica Pompeii Theatrum Mundi. Nella filosofia dello Stabile gli spazi di rappresentazione non sono dei meri contenitori: tutti i luoghi utilizzati, infatti, si fondono con progetti attenti alle sollecitazioni provenienti dagli ambienti della tradizione e della ricerca teatrale, favoriscono l’incontro tra le diverse generazioni del teatro, promuovono attività formative impegnando giovani della Città e garantendo la trasmissione di saperi ed esperienze a tutti i livelli del fare teatro, senza mai perdere di vista le esigenze del pubblico.

Agli impegni produttivi si affiancano importanti collaborazioni con realtà italiane e straniere di grande prestigio; le ospitalità si articolano sempre intorno a progetti di approfondimento, ricerca, incontro tra linguaggi e generazioni. Numerosi sono gli accordi sottoscritti con gli Atenei della Città e della Regione, l’Accademia di Belle Arti di Napoli, gli Istituti di Cultura, sia per tirocini formativi da effettuare presso lo Stabile sia per l’ideazione di iniziative di accompagnamento nel processo formativo dei giovani.

Nel 2015 il Teatro Nazionale ha istituito la Scuola di Teatro. Diretta nei suoi primi mesi di vita da Luca De Filippo, prematuramente scomparso, fino  al 2020 è stata guidata da Mariano Rigillo e attualmente da Renato Carpentieri. Attività articolate e quotidiane garantiscono  agli aspiranti attori una formazione solida e completa, grazie a insegnamenti di base, laboratori specifici, seminari mirati

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IMPORTO 50.000,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

Il Teatro di Napoli-Teatro Nazionale ha sempre fatto delle attività produttive l’elemento centrale delle stagioni del Mercadante,del San Ferdinando,del Ridotto e di quella estiva realizzata nel Parco Archeologico di Pompei. Ne risultano progetti e spettacoli che prestano particolare attenzione alle sollecitazioni provenienti dagli ambienti della tradizione e della ricerca teatrale contemporanea, che favoriscono l’incontro tra le diverse generazioni del teatro, che promuovono attività laboratoriali e formative impegnando giovani e studenti, garantendo la trasmissione di saperi ed esperienze a tutti i livelli del fare teatro, senza perdere mai di vista le esigenze del pubblico, per assecondarne crescita culturale, motivi di riflessione, intercettarne le esigenze. Il Teatro si configura, così, come uno spazio aperto al territorio e ai suoi abitanti, capace di mantenere vivo il dialogo con quanti lo frequentano e con tutti coloro che vi trovano motivi d’interesse e necessità di partecipazione. Ai consistenti impegni produttivi si affiancano importanti coproduzioni con realtà teatrali italiane e straniere di prestigio;le ospitalità si articolano sempre intorno a progetti tematici di approfondimento, riflessione, ricerca, incontro tra linguaggi.Una pluralità di voci e modalità espressive che negli ultimi anni sono diventati segno distintivo di una capitale europea della cultura qual è Napoli. Il Teatro di Napoli, dunque, fedele alla propria missione culturale, e sempre più consapevole della centralità del proprio ruolo di Teatro Nazionale italiano, per il 2023 incrementerà più che mai le attività produttive, puntando alla realizzazione di spettacoli sempre più attenti alla qualità drammaturgica, registica e attoriale come pure all’indagine di nuovi linguaggi e soluzioni sceniche: un incremento delle attività produttive dettato dalla necessità di continuare a essere, con maggiore forza, una realtà sempre più importante e innovatrice nel panorama del teatro italiano e europeo.L’ambizione del Nazionale è produrre un Teatro non convenzionale che, ispirandosi ad esperienze collaudate in altri contesti europei, focalizzerà il proprio impegno sul ruolo dell’attore,sulla qualificazione del mestiere del teatro,sulla ricerca di nuovi rapporti fra testo e messinscena che sottolineano l’importanza del teatro di regia e d'autore,sulla valorizzazione di nuove scritture drammaturgiche: elementi basilari del percorso di un Teatro Nazionale che vuol lavorare nel segno dei nostri tempi, sedimentando esperienze e capitalizzando un gruppo di lavoro coerente e fortemente motivato.Risulta quindi di prioritaria importanza il lavoro della Scuola di Teatro, un percorso formativo capace di avviare con autorevole specificità alla professione dell'attore, favorendo lo sviluppo della personalità artistica e la padronanza dei mezzi espressivi di ciascun allievo. Una scuola legata alle attività produttive del Nazionale, garanzia di inserimento nel mondo del lavoro professionale.


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Il principio fondante della progettualità artistica del Teatro di Napoli-Teatro Nazionale risiede da sempre nella volontà di rendere leggibile in tutte le attività proposte una politica culturale e una vocazione artistica improntata a dialogo e collaborazione fattiva con altre strutture e istituzioni culturali, capace di incidere sul territorio cittadino e regionale, ma anche sul piano nazionale e internazionale. Pertanto, dopo le difficoltà affrontate per la pandemia, il Teatro di Napoli punta più che mai alla qualità, alla pluralità e alla multidisciplinarietà della propria offerta artistica. Mai come in questo momento è necessario essere punto di riferimento per il pubblico, offrire spunti di riflessione e chiavi di lettura d'una realtà sempre più complessa e instabile. Un obiettivo da perseguire proponendo spettacoli importanti, ma anche realizzando attività culturali capaci di contribuire alla crescita dei cittadini, come pure di far girare l'economia e il turismo. In tal senso l'ormai consolidata e felice collaborazione con il Parco Archeologico di Pompei è esemplare: dopo il periodo di grave difficoltà determinato dalla pandemia, Pompei torna a essere laboratorio di arte e cultura, contribuendo a dare impulso alla ripresa culturale, turistica, di indotto sociale ed economico per la città di Pompei e per tutto il territorio campano. Anche l’impegno a rinsaldare il rapporto con la città è sempre presente nelle attività del Teatro Nazionale: lo testimonia la nuova iniziativa Il Teatro è/e la città, un progetto mirato a promuovere il rapporto del Teatro di Eduardo, il San Ferdinando, con la città a partire proprio dal suo quartiere. Percorsi narrativi raccontano il San Ferdinando articolandosi in tutti i suoi spazi, dal Foyer al sottopalco, fino al camerino di Eduardo. Una vera e propria performance artistica itinerante che racconta il rapporto tra il teatro e la sua città. Un laboratorio creativo realizzato con gli attori diplomati alla Scuola del Teatro Nazionale che partecipano attivamente alla fase di elaborazione del progetto, scegliendo i testi ed elaborandoli in forma di performance a metà tra visita guidata e teatro di narrazione. Centrali nelle attività del Teatro restano i progetti dedicati allo sviluppo sociale, culturale e artistico del territorio: allo storico progetti Arrevuoto ideato da Roberta Carlotto e Maurizio Braucci, che mette in rete istituzioni, associazioni culturali e sociali intorno a percorsi formativi e scambi di esperienze tra adolescenti delle periferie e del centro cittadino, si affiancano il progetto Naturae Arrevuoto per la creazione di una nuova rappresentazione della città di Napoli, che vuole sottrarsi agli stereotipi, e Per aspera ad astra, progetto di ricerca artistica nelle carceri mirato a riconfigurare i luoghi di detenzione attraverso attività laboratoriali capaci di educare alla cultura e alla bellezza. Entrambi i progetti sono realizzati con la Compagnia della Fortezza di Armando Punzo.


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IMPORTO 100.000,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

Il Teatro di Napoli - Teatro Nazionale, diretto da Roberto Andò, è una realtà solida, fra le istituzioni più rappresentative del nostro Paese: lo attesta la fiducia sempre maggiore del pubblico, il cui incremento è in costante crescita soprattutto tra i più giovani; lo confermano i giudizi della critica, sempre attenta nei confronti delle tante attività programmate; lo avvalorano le prestigiose collaborazioni con gli altri teatri nazionali italiani e con analoghe strutture del panorama europeo.

Per il 2021, in virtù dei risultati fin qui conseguiti, gli spazi istituzionali del Teatro di Napoli definiranno sempre più precisamente la loro fisionomia: il Teatro Mercadante, storica sala napoletana in cui si programmano spettacoli incentrati su grandi testi classici e contemporanei; il Teatro San Ferdinando, la casa di Eduardo De Filippo, inteso come paradigma del teatro delle lingue, del repertorio e della nuova drammaturgia in continuità – o in rottura – con la grande tradizione teatrale napoletana; il Ridotto, teatro da camera, officina del contemporaneo. A questi spazi si aggiunge la suggestiva cornice del Teatro Grande di Pompei, luogo simbolo della cultura, ubicato all’interno del Parco Archeologico più famoso al mondo, dove il Teatro di Napoli svolge il Festival estivo Pompeii Theatrum Mundi, giunto alla sua quarta edizione.

Punti fermi dell’attività di produzione e programmazione del Nazionale restano la valorizzazione del repertorio classico come dei nuovi talenti della drammaturgia e della scena, i progetti tematici di approfondimento e ricerca, l'incontro tra linguaggi e generazioni teatrali, l'interazione e lo scambio con altre importanti istituzioni culturali del territorio nazionale ed estero finalizzati alla conoscenza e alla circolazione delle opere, la capacità di fare rete con altre strutture del sistema artistico e culturale, le attività laboratoriali e formative che impegnano giovani di provenienza geografiche e sociali differenti.

Una instancabile ed intensa attività che è possibile grazie ad un rilevante numero di attori, artisti, tecnici, scenografi, costumisti, sarte, datori luci e maestranze diverse.

In questo difficilissimo anno ci ha guidato una idea di teatro che equivale a una esperienza radicale in cui rimettere in gioco ciò che crediamo di pensare, di sentire o di credere.

Al Teatro di Napoli abbiamo, con questo spirito, per tutto l’inizio del 2021, portato avanti il lavoro di produzione artistica, anche se a porte chiuse, senza pubblico, con la consapevolezza e la necessità che il teatro doveva continuare a vivere.

Mai come adesso il teatro è stato per noi il luogo cui è stata delegata la possibilità di raccontare le mutazioni di cui non siamo ancora consapevoli.

Mai come questa volta tornare a teatro segnerà un possibile ritorno alla vita.

Per questo il tuo contributo, oggi più che mai, può essere determinante, per dare coraggio, per condividere un progetto, per ripartire insieme.

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IMPORTO 100.000,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

 

Il Teatro di Napoli - Teatro Nazionale è una realtà solida, fra le istituzioni più rappresentative del nostro Paese: lo attesta la fiducia sempre maggiore del pubblico, il cui incremento è in costante crescita soprattutto tra i più giovani; lo confermano i giudizi della critica, sempre attenta nei confronti delle tante attività programmate; lo avvalorano le prestigiose collaborazioni con gli altri teatri nazionali italiani e con analoghe strutture del panorama europeo.

Il 2020 per il Teatro di Napoli è iniziato sotto il segno di un cambio di Direzione: soprattutto nella seconda parte di questo anno inizieranno a delinearsi i tratti di un nuovo corso che troveranno negli anni a venire più ampio sviluppo.

In virtù dei risultati fin qui conseguiti e dei nuovi obiettivi per il prossimo futuro, gli spazi istituzionali del Teatro di Napoli definiranno sempre più precisamente la loro fisionomia: il Teatro Mercadante, storica sala napoletana in cui si programmano spettacoli incentrati su grandi testi classici e contemporanei; il Teatro San Ferdinando, la casa di Eduardo De Filippo, inteso come paradigma del teatro delle lingue, del repertorio e della nuova drammaturgia in continuità – o in rottura – con la grande tradizione teatrale napoletana; il Ridotto, teatro da camera, officina del contemporaneo. A questi spazi si unisce nel 2020 la suggestiva cornice del cortile del Maschi Angioino di Napoli, luogo simbolo di Napoli ubicato di fronte al Teatro Mercadante, che ospiterà la rassegna estiva 2020.

Punti fermi dell’attività di produzione e programmazione dello Stabile restano la valorizzazione del repertorio classico come dei nuovi talenti della drammaturgia e della scena, i progetti tematici di approfondimento e ricerca, l'incontro tra linguaggi e generazioni teatrali, l'interazione e lo scambio con altre importanti istituzioni culturali del territorio nazionale ed estero finalizzati alla conoscenza e alla circolazione delle opere, la capacità di fare rete con altre strutture del sistema artistico e culturale, le attività laboratoriali e formative che impegnano giovani di provenienza geografiche e sociali differenti.

Una instancabile ed intensa attività che è possibile grazie ad un rilevante numero di attori, artisti, tecnici, scenografi, costumisti, sarte, datori luci e maestranze diverse.


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Fine Lavori

IMPORTO 100.000,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

La valorizzazione del repertorio classico come dei nuovi talenti della drammaturgia e della scena, i progetti tematici di approfondimento e ricerca, l'incontro tra linguagggi e generazioni teatrali, l'interazione e lo scambio con altre importanti istituzioni culturali del territorio nazionale ed estero finalizzati alla conoscenza e alla circolazione delle opere, la capacità di fare rete con altre strutture del sistema artistico e culturale, le attività laboratoriali e formative che impegnano giovani di provenienza geografiche e sociali differenti: sono i tratti distintivi che delineano la fisionomia del Teatro Stabile di Napoli, espressione del territorio cittadino e regionale, ricco di storia e di cultura ma anche interlocutore affidabile per contesti teatrali nazionali e internazionali. 

Il lavoro svolto negli ultimi anni dal Teatro Stabile di Napoli - Teatro Nazionale lo ha attestato in maniera sempre più solida fra le istituzioni più rappresentative del nostro Paese. Un risultato che è testimoniato dal continuo aumento di pubblico, in tutte le sue fasce, ma specialmente in quelle giovanili, dai giudizi della critica, sempre attenta nei confronti delle molteplici attività programmate, dalle prestigiose collaborazioni con gli altri teatri nazionali italiani e con analoghe strutture del panorama europeo. 

Proprio in virtù dei risultati conseguiti di stagione in stagione, le linee culturali degli spazi gestiti continuano ad essere precisamente definite: generalista quella del Mercadante, dialettale quella del San Ferdinando, contemporanea quella del Ridotto, strettamente legata alla drammaturgia antica quella del Teatro Grande di Pompei. Spazi privilegiati di un'attività produttiva molto intensa e, per questo, capace di impiegare un numero rilevante di attori, artisti, tecnici, scenografi, costumisti, sarte, datori luci e maestranze diverse. 


NOTE Intervento archiviato


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Fine Lavori

IMPORTO 100.000,00 €

DESCRIZIONE INTERVENTO

Il risultato dell'attività di produzione del Teatro Stabile di Napoli è un programma intenso di titoli rivisitati e messi in scena da registi e artisti di differenti generazioni e sensibilità, ai quali vengono affidati - dal punto di vista del teatro e della scena - le domande sul nostro presente. 

Le numerose produzioni, coproduzioni e ospitalità vengono accorpate in due principali cartelloni in scena al Teatro Mercadante e al Teatro San Ferdinando, ai quali si aggiunge la programmazione della sala Ridotto (sita al primo piano del Mercadante):

  • nella sala principale, il Teatro Mercadante, si svolgono le attività più generaliste;
  • il Teatro San Ferdinando è la casa della cultura napoletana in particolare e di quella mediterranea in senso lato;
  • al Ridotto, spazio votato alle nuove proposte, vengono prodotti interessanti interventi di letteratura che si fa teatro; inoltre in questo spazio si è deciso di invitare registi esperti a dirigere i giovani attori che completano nel 2018 il triennio di formazione della Scuola di Teatro. 

 Infine presso il Teatro Grande del Parco Archeologico di Pompei si svolge la rassegna di drammaturgia antica "Pompeii Theatrum Mundi". 


NOTE Intervento archiviato