Immagini di Miele (Escape) - MAT Movimenti Artistici Trasversali - 2022
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Nel 2022 a Lucca nasce MAT-Movimenti Artistici Trasversali. Facendo tesoro di anni di esperienza maturata all'interno del Teatro Del Carretto, alcuni collaboratori storici hanno deciso di proseguire la ricerca in MAT e di intraprendere un percorso che moltiplica i campi di ricerca, sperimenta nuovi linguaggi e incoraggia percorsi artistici multidisciplinari. Il Teatro è un "campo magnetico per tutte le arti" (Kandinskij) e la direzione artistica intende nutrire questa visione, per arrivare a coinvolgere nella nuova ricerca un pubblico eterogeneo e trasversale, con il quale coltivare un rapporto di scambio duraturo e continuativo. Già dal 2018 il Teatro Del Carretto aveva scelto di dare spazio a nuove voci interne alla Compagnia, accogliendo produzioni quali "La Tempesta" (2019) per la regia di Giacomo Vezzani e “CALIGOLA. Underdog/Upset” (2020) per la regia di Jonathan Bertolai. In seguito, in occasione della prima edizione del festival "Lucca Visioni" nel 2021, curata da Jonathan Bertolai, si era fatta ancora più urgente la necessità di ampliare lo sguardo e di presentare al pubblico non solo un palinsesto di spettacoli e attività formative, ma anche una sezione dedicata alle contaminazioni tra Teatro e Arti Visive, curata da Giacomo Pecchia. Queste e altre nuove linee di indirizzo hanno portato alla necessità di distinguere l'identità e la poetica portata avanti da 38 anni dalla Compagnia Teatro Del Carretto, dalle direzioni artistiche intraprese da MAT, che intende essere un contenitore teatrale multiforme, un'impresa che opera su più ambiti con l'obiettivo di ricercare e arricchire l'offerta culturale del territorio, favorendo collaborazioni con realtà culturali nazionali e internazionali, e incentivando le contaminazioni tra Teatro, arti visive, performative e musica.

La produzione di spettacoli teatrali, la progettazione di attività formative rivolte a tutti, la promozione di eventi performativi e l'organizzazione del festival Lucca Visioni sono fra le attività progettate e promosse da MAT. All'interno della rosa di proposte pensate per il pubblico, particolare cura sarà dedicata alla valorizzazione e alla promozione del Repertorio del Teatro Del Carretto e alla sua rilevanza nel teatro di ricerca internazionale. 

La Residenza artistica presso il Teatro del Giglio, solido partner da più di trent'anni e la recente disponibilità di alcune sale delle Scuderie ducali di S. Romano da parte del Comune di Lucca rinnovano la stima delle istituzioni verso il nostro lavoro e ci permettono di ampliare l'orizzone dei nostri progetti artistici.

MAT è un progetto hub, un contenitore teatrale e connettore di linguaggi artistici, animati dalla convinzione che il Teatro sia un fondamentale generatore di impatti sociali e culturali rivolti a tutta la cittadinanza, e ancora più urgenti e necessari in seguito agli effetti della pandemia sul senso di comunità. 

La Direzione Artistica di MAT – Movimenti Artistici Trasversali è di Jonathan Bertolai con la consulenza artistica di Giacomo Vezzani e Giacomo Pecchia.

Descrizione dell'intervento
Immersi in uno spazio amniotico e desolato, questi ibridi insetto sono il residuo del postumano: non possono vivere che ammassati, nel vuoto dove tutto è dimenticato. Nell'alveare l’individuo non è nulla: la sua esistenza è condizionata ad un momento indifferente. Isolato, esso muore, né di fame né di freddo, ma di solitudine. La sua intera vita è un sacrificio all'essere innumerevole e perpetuo di cui fa parte.

Le creature si risvegliano nel torpore della società palliativa, nei meccanismi esterni ed interni del nostro ragionare. La struttura monolitica vibra e si muove: è arnia, antenna o cervello. Le cellule al suo interno si destano piano, poi freneticamente pulsano e si paralizzano, infine cadono.

Nel principio era il rito, e l'ultimo sciame, aggrappato strenuamente a questo ripetitore, rilancia un eterno richiamo: è necessaria una fuga dalla razionalità, è necessario un ritorno all'origine, agli impulsi primordiali propri della natura; anche al dolore, il dolore di un parto, di una rinascita e di una morte nuova. 

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Miele è il nuovo progetto di Jonathan Bertolai, che - dopo Caligola. underdog/upset- prosegue il percorso di ricerca dell’io attraverso insoliti punti di vista, che stimolano a riflettere sull'alterazione del senso critico, sulla condanna dell'origine, sul libero arbitrio. Miele è un esperimento, un rito, che accompagna il pubblico dal sentire, fino al sentirsi parte di una società che porta sempre più lontani dalle pulsioni più antiche, umane ed animali, per poi riscoprirle.

 

Note di regia:
“Gli abitanti di questo spazio, questi uomini-insetto sono il residuo del post umano, tutto è dimenticato, e tutto deve essere dimenticato…le creature si risvegliano nel torpore della società palliativa, nei meccanismi esterni ed interni del nostro ragionamento, la struttura diventa un cervello? Allora le cellule al suo interno si muovono piano, poi freneticamente, si bloccano, infine cadono. Perché si cade?

Comincia il rito e l’ultimo sciame aggrappato a questa antenna rilancia per l’ennesima volta lo stesso richiamo, un ritorno alle origini, agli impulsi primitivi propri dell’umano e della natura, anche al dolore a volte necessario, il dolore di un parto, di una rinascita e di una nuova morte."


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Ente beneficiario

MAT - Movimenti Artistici Trasversali - APS

Erogazioni ricevute

30.000,00 €

Mecenati

: 1

I mecenati che hanno scelto di essere visibili:
Fondazione Cassa Di Risparmio Di Lucca

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