Il fondo antico del Collegio degli avvocati di Firenze oggetto del progetto di recupero comprende testi a stampa (tra i quali alcuni incunaboli, oltre millecinquecento cinquecentine e circa 2.500 seicentine) e manoscritti relativi alla storia del diritto comune e del diritto italiano. Concesso in comodato all'Università di Firenze nel 1924 e poi donato nel 1940, si costituì, a partire dal Cinquecento, attraverso successive donazioni di biblioteche di giuriconsulti fiorentini. Si accrebbe in maniera consistente nella seconda metà dell'Ottocento, passando da 2749 volumi (documentati nel Catalogo della Biblioteca appartenente al Collegio degli avvocati di Firenze, Firenze, Le Monnier, 1851-1852) a 6986 volumi (Catalogo della Biblioteca del Collegio degli avvocati di Firenze, a cura di G. Rocchi, Firenze, G. Carnesecchi e figli, 1890), cui se ne aggiunsero altri 3064 (Catalogo della Biblioteca del Collegio degli avvocati di Firenze. Appendice, Firenze, G. Carnesecchi e figli, 1898). Il fondo librario è unico in Italia per ricchezza e varietà della documentazione, al punto di costituire un riferimento irrinunciabile per gli studiosi di storia del diritto comune, italiani e stranieri, ed è stato individuato dal Max Planck Institut für Rechtsgeschichte come base per la descrizione del suo Census mondiale delle edizioni giuridiche antiche. E’ stato all’origine della costituzione della Biblioteca giuridica dell’Università di Firenze. Conservato in origine presso il Rettorato, il fondo passò nella sede di via Laura al momento della donazione nel 1940. Da qui, nel 1982, fu trasferito a Villa Ruspoli, sede del Dipartimento di Teoria e Storia del diritto, e infine, a partire da febbraio 2004, all'interno della Biblioteca di Scienze Sociali.
Descrizione dell'intervento
La Biblioteca ha presentato il progetto iniziale nel 2013, ottenendo un primo finanziamento nel 2014 e successivi nel 2016, 2017 e 2018, grazie ai quali ha intrapreso i lavori di condizionamento e restauro dell'antico fondo librario, secondo una metodologia innovativa, presentata nel convegno tenuto a Firenze il 24 novembre 2016. Tale protocollo è stato elaborato coi tecnici restauratori della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, di concerto con il Servizio Beni Librari della Regione Toscana. Si sottolinea che la Soprintendenza per i Beni Archivistici e Bibliografici della Toscana ha individuato il nostro protocollo di intervento come innovativo modello di buona pratica da riproporsi in caso di interventi su interi nuclei documentali. I lavori di restauro sono stati affidati tramite gara e ad oggi (4.11.2019) sono stati consegnati 25 lotti, per un totale di 5.465 volumi revisionati, di cui 2.433 restaurati e 226 in attesa di restauro con smontaggio. Con la fase 6 del progetto ci si propone di continuare il trattamento del fondo, da recuperare integralmente (12.000 volumi), continuando inoltre l'indagine culturale di ricostruzione del fondo librario, attraverso l'identificazione dei nuclei documentali d'origine, con in primis le biblioteche private degli antichi giureconsulti fiorentini.
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