Oggetto: dipinto ad olio su tela centinato - Soggetto: “Predica di San Giovanni Battista” - Autore: Girolamo Buratti - Epoca: 1645 circa - Dimensioni tela: 2,51 x 1,64 mt. L'intervento è volto a restituire alla collettività un'opera che, a causa del passare del tempo mostra numerose criticità, prime fra tutte le numerose e diffuse cadute di pellicola pittorica su tutta la superficie del dipinto, oltre a graffi ed abrasioni. Inoltre l'opera, a causa di interventi di restauro che si sono succeduti negli anni, mostra visibili e diffusi ritocchi e stuccature al di sopra della materia pittorica originale. In particolare si nota l'intervento di restauro che ha riguardato la figuta in basso a sinistra del dipinto con una verniciatura molto evidente, probabilmente realizata per evitare consistenti perdite di materia pittorica. L'opera di restauro tende quindi a riportare la tela alla sua bellezza originaria.
San Giovanni Battista è ritratto in atto di predicare al popolo in un paesaggio boscoso. Il santo si erge sopra un’altura al centro della tela, il braccio destro è alzato ad indicare il cielo mentre il sinistro sorregge la croce. Una folla in abiti dell’epoca è disposta in cerchio intorno al santo; tutti seguono con attenzione e devozione, solo tre personaggi non rivolgono lo sguardo al Battista: l’uomo sul lato destro discute con il compagno ed è raffigurato nell’atto di enumerare, una donna con il capo velato in basso al centro guarda verso l’uomo posto nell’angolo inferiore sinistro, raffigurato mentre volge direttamente lo sguardo allo spettatore ed indica il soggetto stesso dell’opera. La tradizione locale ha riconosciuto in questo personaggio un autoritratto dello stesso Buratti.
Note storico critiche Secondo studi recenti, la pala di Montecassiano potrebbe essere stata inviata alle clarisse durante il soggiorno romano del pittore, quindi entro il 1615, a motivo della citazione della vecchia con la cuffia nell’angolo inferiore destro, puntuale ricordo della Madonna dei pellegrini di Caravaggio. Dall’esame degli atti di visita del vescovo di Recanati–Loreto Amico Panici l’opera risulta però in loco non prima del 1645. Resta comunque strano, prestando fede alla tradizione che riconosce nell’opera un autoritratto del pittore, che Buratti potesse avere, all’età di 65 anni, un aspetto così giovanile.
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