Grazie al sostegno di Fondazione Cariplo, Villa Carlotta e il Centro Conservazione e Restauro "La Venaria Reale" stanno collaborando al progetto per la redazione del Piano di conservazione preventiva del Museo e del Parco della Villa. L’obiettivo è di garantire la trasmissione alle generazioni future di un’eredità inestimabile, uno straordinario patrimonio storico-artistico e paesaggistico, profondamente connesso con la storia e l’identità della comunità nella quale viviamo. Il progetto parte dalla necessità di razionalizzare e valorizzare studi e analisi dei rischi già esistenti, aggiornandoli secondo un protocollo innovativo, strutturato e interdisciplinare, che prevede di considerare e incrociare tra loro diversi aspetti riguardanti il bene e il contesto in cui è inserito. Le modalità di analisi si applicheranno a diversi cantieri di indagine che consentiranno di tracciare linee metodologiche, priorità conservative e attività preventive e manutentive da scalare nel corso degli anni per programmare e migliorare la gestione delle risorse nell’ottica di una sostenibile trasmissione al futuro dei Beni.
Sulla base delle criticità già osservate nell’ambito dell’analisi di contesto ed eventualmente confermate da quanto emerso dalla valutazione dei fattori di rischio rilevati mediante l’indagine diagnostica, verranno realizzati alcuni interventi pilota funzionali alla messa in sicurezza di alcune parti del bene su cui risulta prioritario intervenire. In particolare, si prevede di effettuare interventi pilota coinvolgendo da un lato il parco e dall’altro l’edificio principale.
In base alle considerazioni formulate con riferimento al contesto ambientale, risulta nelle priorità dell’Ente effettuare un intervento pilota per la messa in sicurezza della porzione di parco denominata “Valle delle Felci”, interessata da carenze strutturali nelle opere di ingegneria naturalistica, per cui la parte superficiale del terreno risulta prossima al collasso, migliorando contemporaneamente le condizioni di fruizione del parco. L’intervento potrà prevedere inoltre la piantumazione di nuovi esemplari arborei che, con il loro apparato radicale, favoriscano una migliore tenuta del terreno, andando nel contempo ad arricchire le collezioni botaniche presenti.
Una delle maggiori criticità riscontrate per l'edificio riguarda la presenza di fenomeni di umidità ascendente visibili nella parte nord ovest della muratura perimetrale interna ed esterna della villa. L’umidità è probabilmente originata dalla impermeabilità degli strati sottostanti di suolo, connessa alla composizione geomorfologica del terreno. Attraverso quest’azioni si propone di realizzare un cantiere pilota, che parallelamente all’intervento sulle superfici decorative e murarie del salone dei marmi, agisca sulla muratura perimetrale esterna al fine di individuare due possibili ambiti di intervento: la raccolta delle acque sottosuolo, e la realizzazione di uno “scannafosso” che consenta di canalizzare l’acqua, preservando la muratura dal degrado causato dall’umidità.
Villa Carlotta è un luogo di rara bellezza, dove capolavori della natura e dell'arte convivono in armonia in oltre 70.000 mq visitabili tra giardini e strutture museali. La villa venne edificata in una conca naturale tra lago e montagne alla fine del 1600 dal marchese Giorgio Clerici, ma fu nel XIX secolo, con Giovanni Battista Sommariva, il successivo proprietario, che la villa toccò il sommo dello splendore, arricchendosi di opere d'arte e divenendo un vero e proprio museo, con un originale criterio espositivo, oggi completamente recuperato dal recente riallestimento. Tra le opere esposte capolavori di Canova, Hayez, Thorvaldsen e Appiani. Al secondo piano casa museo della famiglia Sassonia - Meiningen; al piano ammezzato sale per esposizioni temporanee. Nel corso della Prima Guerra Mondiale la villa venne confiscata dallo Stato italiano e affidata all'Ente Villa Carlotta, istituito con Regio Decreto nel 1927, che ancora oggi gestisce il compendio in concessione demaniale.
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