Il Teatro Stabile dell’Umbria è un teatro stabile regionale e, come definito dal Ministero della Cultura, un Teatro di Rilevante Interesse Culturale. Anche nel 2022 il TSU ha incrementato i propri progetti sulla funzione di Teatro Stabile Regionale e sulla vocazione di Teatro di Rilevante Interesse Culturale. Come Teatro Stabile Regionale il TSUprogrammerà le stagioni di 17 città: Perugia, Terni, Spoleto, Gubbio, Narni, Foligno, Solomeo, Città di Castello, Todi, Panicale, Bevagna, Magione, Marsciano, GualdoTadino, Corciano, Tuoro, Norcia. Una rete costruita in quarant’anni di attività per consolidare una cultura teatrale regionale, valorizzando il patrimonio umbro dei teatri storici nella loro funzione socioculturale. Oggi, il TSU si propone di dare voce al teatro rendendo gli spettatori protagonisti. Nel 2022 sono passate in Umbria 80 compagnie per 140 recite: spettacoli di prosa e di danza, per una proposta trasversale capace di raggiungere un pubblico vasto. Tilda Swinton, Daniel Pennac, Saburo Teshigawara, Alessio Boni, Leo Gullotta, Marco Paolini, Alessandro Bergonzoni, Ascanio Celestini, Emma Dante, Ottavia Piccolo, Silvio Orlando sono alcuni dei protagonisti che, nel corso del 2022, saliranno sui palcoscenici del Morlacchi e dei teatri umbri. Il TSU collaborerà con i registi Antonio Latella, Andrea Baracco, Leonardo Lidi e Lorenzo Collalti, ponendosi l’obiettivo di un ruolo da protagonista nel panorama nazionale del teatro di regia. Andrea Baracco metterà in scena Otello, da Shakespeare, fondando il progetto su due pilastri: un cast tutto femminile e un meccanismo in cui caso e scelta trasformano lo spettacolo in un’esperienza irripetibile. La scelta del cast femminile sarà l’inganno attraverso cui lo spettacolo accompagnerà il pubblico nel viaggio dentro la storia. Il meccanismo teatrale vedrà Iago, sera dopo sera, giocare con la sorte: di fronte al pubblico stabilirà, chi interpreterà Otello e chi Desdemona, assumendo fino in fondo, in questa storia di finzione, verità e fato, il ruolo di autore, attore e regista della vicenda. Leonardo Lidi sarà il regista de Il gabbiano da Cechov, primo capitolo di una trilogia di cui Lidi firmerà le regie di Zio Vanja nel 2023 e de Il giardino dei ciliegi nel 2024. Di Matthias Martelli il TSU riallestirà Raffaello, il figlio del vento, nato in occasione delle celebrazioni per i cinquecento anni dalla morte di Raffaello Sanzio, uno dei più grandi artisti di ogni tempo, legato fortemente all’Umbria dove ha frequentato Pietro Vannucci, il Perugino, e dove ha dipinto la Pala Colonna, per la chiesa delle monache di Sant'Antonio, la Pala degli Oddi, per San Francesco al Prato, la Crocifissione Gavari (oggi conservata alla National Gallery di Londra) e lo Sposalizio della Vergine (oggi alla Pinacoteca di Brera). Con il giovane regista Lorenzo Collalti abbiamo messo in campo un progetto, La madre dei mostri, che sarà rappresentato in tutti i teatri dell’Umbria. Un testo tratto dai racconti di Guy de Maupassant.
Il Teatro Stabile dell’Umbria è nato come evoluzione del circuito teatrale già attivo in Umbria dai primi anni ’80 e si è subito posto al centro dell'attenzione culturale con produzioni di successo dirette da artisti come Luca Ronconi, Massimo Castri ecc. Nel 1989 è stato riconosciuto Teatro Stabile Pubblico e fino a oggi sono stati prodotti ben oltre cento spettacoli. Dal 2008 il Teatro Stabile dell’Umbria si occupa anche di ospitalità di danza; dal 2015 viene riconosciuto dal MIBACT come Teatro di Rilevante Interesse Culturale. Pur essendo una regione piccola sono dicassette i teatri in cui svolge l'attività: Teatro Morlacchi di Perugia, Secci a Terni, Cucinelli a Solomeo, Politeama Clarici a Foligno, Teatro Nuovo Giancarlo Menotti a Spoleto, Comunale Luca Ronconi a Gubbio, Comunale Manini a Narni, Teatro degli Illuminati a Città di Castello, Comunale a Todi, Caporali a Panicale, Concordia a Marsciano, Mengoni a Magione, Teatro Don Bosco a Gualdo Tadino, Accademia a Tuoro sul Trasimeno, Torti a Bevagna, Teatro della Filarmonica a Corciano, Spazio Teatro a Norcia.
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