Il Museo Archeologico Nazionale di Aquileia ospita la collezione di reperti archeologici provenienti dagli scavi e dai ritrovamenti effettuati nella città romana a partire dal XVIII secolo. La sua inaugurazione da parte del governo austriaco, con il nome di Imperial-Regio Museo dello Stato, risale al 1882. La sede prescelta fu la villa costruita nei primi decenni dell’800 dalla nobile famiglia Cassis Faraone, da cui prende il nome. I beni conservati costituiscono uno straordinario repertorio di oggetti che racconta la vita quotidiana dell’antica metropoli romana tra il II sec. a.C. e il V sec. d.C., e chiarisce, attraverso straordinari esempi di artigianato artistico la complessità sociale, politica e religiosa raggiunta dalla comunità aquileiese. Di particolare pregio sono le raccolte di gemme, manufatti in ambra e vetro nonché i pavimenti musivi provenienti da domus ed edifici pubblici indagati nei secoli scorsi.
Descrizione dell'intervento
Il progetto prevede il restauro del monumento funerario ricostruito nel corso del Novecento all’interno del giardino del Museo archeologico nazionale di Aquileia. Nel 2019 sono iniziati i lavori per la ristrutturazione e la riorganizzazione complessiva degli spazi esterni al museo, che comprendono il giardino, le gallerie lapidarie e i depositi. Entro il maggio del 2022 verrà inaugurato un nuovo spazio polifunzionale che collegherà la Villa Cassis Faraone alle gallerie lapidarie esterne e ai magazzini, che saranno ampliati e restituiti al pubblico con un nuovo allestimento. Il programma complessivo dei lavori prevede anche il riordino degli spazi verdidel museoe la riprogettazione del giardino, caratterizzato da piante monumentali messe a dimora già a fine Ottocento e da evidenze archeologiche ivi collocate nel corso del Novecento.
Il monumento oggetto di questo intervento si trova al centro del giardino e richiede, a distanza di decenni dal suo posizionamento, un attento lavoro di pulitura e consolidamento che possa restituire l’aspetto originario al materiale lapideo e mettere in risalto le caratteristiche tecniche e stilistiche dei reperti scultorei e delle decorazioni architettoniche.
Il mausoleo dei Curi fu scoperto nel 1883 nella necropoli orientale di Aquileia in località Colombara e venne ricostruito nel 1943 all’interno del giardino del museo. Il recinto, il cui lato maggiore misura 5,25 metri, è composto da più lastre in calcare, di cui quattro presentano iscrizioni incise. Sulla balaustra sono inoltre fissate quattro urne cinerarie. Si tratta dell’unica attestazione epigrafica aquileiese in cui è possibile ricostruire le vicende di quattro generazioni della stessa famiglia con dettagli sulla condizione sociale e i rapporti di parentela. Il committente principale dell’opera fu Marco Curio Marcello. Dentro al recinto si erge un’edicola a tre colonne con capitelli ionici, coronata da una cuspide piramidale con capitello e pigna, dentro cui è stata posizionata una statua femminile acefala.
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