Il progetto ha previsto la catalogazione e la valorizzazione online del nucleo di 3.600 fotografie della fototeca Anna Ottani Cavina, donata dalla studiosa alla Fondazione Federico Zeri, dedicate alla produzione pittorica e grafica dei Carracci a Bologna, alla decorazione neoclassica in Emilia e in Romagna e alla produzione del pittore Felice Giani. Anna Ottani Cavina è professore emerito all'Università di Bologna e presidente onorario della Fondazione Federico Zeri a cui ha donato la sua fototeca di oltre 18.000 fotografie raccolte nel corso della sua lunga carriera di studiosa, come strumenti di lavoro e ricerca. I nuclei più importanti riguardano il Seicento caravaggesco e i Carracci, la pittura e la grafica del Settecento, la decorazione d'interni, la pittura di paesaggio. L’eccezionalità di questa raccolta è costituita anche dal fatto che i materiali illustrano temi meno rappresentati nella fototeca di Zeri e per questo sono particolarmente preziosi.
Obiettivo della raccolta fondi è stato il riordino, la mappatura, la digitalizzazione, la catalogazione e la pubblicazione online di oltre 3.600 fotografie molte delle quali inedite o che raffigurano opere di difficile reperimento, relative al territorio emiliano e romagnolo, in particolare le provincie di Bologna e Ravenna.
I materiali hanno arricchito il catalogo online della Fondazione Federico Zeri con immagini uniche, rendendo il database un punto di riferimento per lo studio e la valorizzazione del patrimonio artistico dell’Emilia-Romagna.
Maggiori informazioni sui contenuti del progetto:
Il progetto ha previsto la catalogazione e la valorizzazione online del nucleo di 3.600 fotografie della fototeca Anna Ottani Cavina, donata dalla studiosa alla Fondazione Federico Zeri, dedicate alla produzione pittorica e grafica dei Carracci a Bologna, alla decorazione neoclassica in Emilia e in Romagna e alla produzione del pittore Felice Giani. A capo
Anna Ottani Cavina è professore emerito all'Università di Bologna e presidente onorario della Fondazione Federico Zeri a cui ha donato la sua fototeca di oltre 18.000 fotografie raccolte nel corso della sua lunga carriera di studiosa, come strumenti di lavoro e ricerca. I nuclei più importanti riguardano il Seicento caravaggesco e i Carracci, la pittura e la grafica del Settecento, la decorazione d'interni, la pittura di paesaggio. L’eccezionalità di questa raccolta è costituita anche dal fatto che i materiali illustrano temi meno rappresentati nella fototeca di Zeri e per questo sono particolarmente preziosi.
Obiettivo della raccolta fondi è stato il riordino, la mappatura, la digitalizzazione, la catalogazione e la pubblicazione online di oltre 3.600 fotografie molte delle quali inedite o che raffigurano opere di difficile reperimento, relative al territorio emiliano e romagnolo, in particolare le provincie di Bologna e Ravenna.
I materiali hanno arricchito il catalogo online della Fondazione Federico Zeri con immagini uniche, rendendo il database un punto di riferimento per lo studio e la valorizzazione del patrimonio artistico dell’Emilia-Romagna.
Maggiori informazioni sui contenuti del progetto: https://fondazionezeri.unibo.it/it/fototeca/altri-fondi/foteca-anna-ottani-cavina/un-archivio-per-il-territorio-la-catalogazione-dellarte-emiliana-nella-fototeca-anna-ottani-cavina
La Fondazione Federico Zeri è un centro di ricerca e di alta formazione che promuove lo studio e la conoscenza della storia dell’arte.
La biblioteca e la straordinaria fototeca destinate da Federico Zeri all’Università di Bologna, si sono arricchite negli anni con nuove donazioni di importanti raccolte fotografiche e librarie che hanno incrementato il patrimonio, oggi composto da oltre 450.000 fotografie, 55.000 libri e 41.000 cataloghi d’asta.
Obiettivo della Fondazione è rendere sempre più accessibile questo patrimonio proseguendo nella digitalizzazione del materiale fotografico, organizzando seminari, incontri e convegni aperti al pubblico e attività di formazione specialistica.
La Fondazione si sostiene grazie al contributo dell’Università di Bologna, a erogazioni liberali di privati e finanziamenti pubblici.
L’obiettivo della raccolta fondi è quello di proseguire queste attività:
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