L’Associazione Amici della Musica di Firenze, che ha celebrato nel 2020 il suo centesimo anno di attività, costituisce un caposaldo della diffusione della cultura musicale in Italia e all’estero, grazie alla qualità straordinaria degli artisti che ogni anno è in grado di inserire nella sua programmazione. Molti artisti sono presenti con concerti in Italia soltanto per gli Amici della Musica e spesso i migliori giovani concertisti e i vincitori di prestigiosi concorsi -quali il “Ferruccio Busoni” per i pianisti e il “Paolo Borciani” per il quartetto d’archi- hanno iniziato proprio qui la loro brillante carriera. Sono stati ospiti in qualità di esecutori o direttori grandi compositori stranieri quali Prokof’ev, Bartok, Schönberg, Hindemith, Poulenc, e italiani quali Pizzetti, Respighi, Casella, Castelnuovo Tedesco, Dalla Piccola, Berio, nonché figure storiche dell’interpretazione come Toscanini, Giulini, Benedetti Michelangeli, Casals, Rostropovich, Rubinstein, Cortot, Kempff, Gieseking, Horowitz, Kreisler, Heifetz, Menuhin, Stern, Segovia, e così via. In pratica gli Amici della Musica hanno ospitato tutta la grande musica del ‘900.
Fra gli artisti regolarmente invitati troviamo pianisti come András Schiff, Angela Hewitt, Louis Lortie, Denis Matsuev, Alexander Lonquich, Grigory Sokolov, Daniil Trifonov, Andrea Lucchesini; violinisti come Kolja Blacher, Viktoria Mullova, Sergej Krilov, Leonidas Kavakos; violoncellisti come Mario Brunello, Sol Gabetta, Giovanni Sollima, Nicholas Altstaedt; cantanti come Ian Bostridge, Mark Padmore, Nicholas Gerhaher; gruppi vocali come The King’s Singers, Les Arts Florissants, Tallis Scholars; specialisti del repertorio antico-barocco come Jordi Savall con il suo gruppo Hesperion XXI e l’Accademia Bizantina diretta da Ottavio Dantone; quartetti d’archi come l’Hagen, l’Emerson, il Jerusalem, il Casals, l’Haas, il Belcea.
Oltre alla ricca Stagione Concertistica, dal 2017 l'Associazione offre spazio ai giovani talenti italiani attraverso una rassegna a loro dedicata, Fortissimissimo Firenze Festival.
Inoltre da più di 30 anni organizza corsi di perfezionamento (Masterclass), indirizzati ai giovani musicisti per il loro avvio alla carriera professionale e il loro inserimento nel mondo del lavoro.
L'Associazione collabora con le principali realtà musicali del territorio: con il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino da anni realizza recital con grandi artisti (Radu Lupu, Martha Argerich, Maurizio Pollini, etc.); sostiene le attività del Lyceum Club e del G.A.M.O. (con particolare attenzione alla musica contemporanea); offre importanti momenti di performance agli studenti dei due istituti musicali di Firenze, il Conservatorio Cherubini e la Scuola di Musica di Fiesole, in particolare creando eccezionali incontri fra artisti di fama internazionale e l'Orchestra Giovanile Italiana.
Grande attenzione è rivolta anche alla formazione del pubblico attraverso incontri-concerto con gli interpreti e lezioni presso le scuole superiori.
L'Associazione Amici della Musica di Firenze ha compiuto nel 2020 i suoi cent'anni, confermandosi il punto di riferimento per la musica cameristica in Italia e continuando a contribuire in maniera determinante allo sviluppo della cultura musicale del nostro paese. Purtroppo l'anno del centenario ha coinciso anche con l'emergenza dovuta al diffondersi del contagio da Covid-19, penalizzando l'attività concertistica in modo drastico. L'obiettivo per il 2021 è quello di ritornare ad offrire una straordinaria stagione di concerti, con artisti provenienti da tutto il mondo, nel rispetto dei nuovi protocolli sanitari con i quali dovremo convivere ancora a lungo. Progetteremo anche attività alternative allo spettacolo dal vivo -che è e deve rimanere il nostro obiettivo principale- per diffondere la cultura musicale anche con i nuovi media.
Gli Amici della Musica possono ritenersi a buon diritto il più importante se non l'unico soggetto culturale operante nel territorio fiorentino in questo specifico settore. La musica da camera è spesso erroneamente vissuta come un campo elitario che richiede preparazione e conoscenze musicali approfondite e non si pone l'attenzione sul fatto che invece è la base per apprezzare le formazioni più allargate, quali le orchestre o anche il teatro d'opera. Gli Amici della Musica credono che si debba partire dalla formazione del pubblico attraverso l'avvicinamento e la consuetudine del vastissimo repertorio cameristico in tutte le sue forme, dal solismo ai gruppi vocali a cappella, dal classico duo con pianoforte alle formazioni più eterogenee. Suonare insieme significa -non solo in senso metaforico- ascoltare ed accogliere le istanze dell’altro; ascoltare la musica da camera è un’occasione di approfondimento della natura più intima dell’uomo.
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