L’Associazione è lo strumento unitario degli enti locali e degli organismi
che considerano le attività teatrali un bene culturale di rilevante interesse sociale
e ne promuovono lo sviluppo e la diffusione.
Statuto AMAT, art. 1
AMAT Associazione Marchigiana Attività Teatrali è il Circuito regionale multidisciplinare dal 2015 (art. 40 del decreto del Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo 1 luglio 2014, successivamente art. 38 DM 27 luglio 2017) sovvenzionato dal FUS per i compiti di distribuzione e di promozione del pubblico negli ambiti del teatro, della danza e della musica e del circo contemporaneo.
Associazione di diritto privato, costituita nel 1976 come AMELAC Associazione Marchigiana Enti Locali Attività Culturali, AMAT ha assunto dai primi anni '80 l’attuale fisionomia e denominazione concentrando le attività sullo spettacolo dal vivo in tutto il territorio delle Marche.
Nel 1979 l'allora Ministero del Turismo e Spettacolo ha riconosciuto l’ente come circuito teatrale regionale, riconoscimento che nel 1999 il Ministero dei Beni e Attività Culturali ha esteso anche alle attività di danza. Con i Decreti Ministriali del 2007, AMAT è stata inclusa sia negli organismi di distribuzione, promozione e formazione del pubblico per la prosa che in quelli di distribuzione, promozione e formazione del pubblico per la danza.
Da parte della Regione Marche, nel cui territorio opera in via esclusiva, AMAT è stata riconosciuta con LR 16/1981 come soggetto regionale per il teatro e con la LR 11/2009 (“Disciplina degli interventi regionali in materia di spettacolo”) ne sono state individuate le funzioni come di “Primario Interesse Regionale”.
AMAT ha sede presso il Palazzo delle Marche in piazza Cavour 23 ad Ancona, nell’ambito di una “Cittadella della cultura” che ha riunito in uno stesso luogo gli organismi culturali di rilievo regionale.
Nel rispetto delle finalità statutarie, AMAT opera in favore e in collaborazione con gli associati favorendo favorire l’uso e la gestione pubblica dell’esercizio teatrale e con la progettazione e realizzazione di stagioni e cartelloni di spettacolo dal vivo, interviene con azioni e progetti a sostegno della creatività giovanile, con iniziative dirette all’inclusione sociale, con iniziative organiche di promozione e formazione del pubblico, di divulgazione e approfondimento della cultura dello spettacolo.
Alla data del 1 gennaio 2021 sono associati all’AMAT 72 Comuni delle Marche, l’Azienda Speciale Teatri di Civitanova Marche, i Conservatori di Musica “G. Rossini” di Pesaro e “G.B. Pergolesi” di Fermo e la Regione Marche.
Descrizione dell'intervento
Sei concerti con i grandi protagonisti italiani e internazionali; l’omaggio alla memoria del trombettista Roberto Piermartire; e, immancabili, masterclass, jam session e aperitivi in jazz compongono la 23ma edizione di Sant’Elpidio Jazz Festival, al via dal 29 luglio, realizzata da Comune di Sant’Elpidio a Mare, Associazione Syntonia Jazz e AMAT con il contributo di MiC e Regione Marche e il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Fermo.
A inaugurare il palco di Piazza Matteotti, il 29 luglio, c’è il quartetto di Paolo Jannacci in un omaggio non solo filiale al più ironico ed eccentrico dei nostri cantautori in quella chiave jazzistica che a Jannacci (padre) è stata sempre cara.
Sabato 30 luglio torna il jazz gitano con l’abito del raffinato Manouche Modern Project del chitarrista Dario Napoli, accompagnato da Tommaso Papini e Nicola Pasquini.
Chiude il primo segmento, il 31 luglio, l’Omaggio a Roberto Piermartire. A ricordare il musicista monturanese da poco scomparso è un gruppo di colleghi e amici: il pianista e compositore Ramberto Ciammarughi, il chitarrista Roberto Zechini, il bandoneònista Daniele Di Bonaventura, la cantante Petra Magoni con il contrabbassista Ferruccio Spinetti, il batterista Alfredo Laviano. Piermartire, a cui, fra l’altro, si deve l’incontro nel 2003 fra Magoni e Spinetti e la nascita di Musica Nuda, è stato una delle anime originarie di questo festival.
Appuntamento il 3 agosto con Never Give Up di Globetrotter Project, la superband fusion guidata dal chitarrista Luca di Luzio con il mitico Alain Caron al basso elettrico, Manuel Trabucco al sax, Mike Applebaum alla tromba e flicorno, Otmaro Ruìz al pianoforte e Tom Brechtlein alla batteria. Opening affidato alla band vincitrice della sezione jazz del Premio Gargioni di Civitanova Marche, Circle Jazz Trio con Samuele Brunori al basso, Samuele Sorana alla chitarra e Zeno Le Moglie alla batteria.
Il 4 agosto (spettacolo rinviato al 30 aprile 2023 per esigenze degli artisti, ndr) Simone Zanchini Jazz Quartet in Casadei Secondo me. Con Zanchini alla fisarmonica e all’elettronica investigano e interpretano la musica del compositore popolare romagnolo Stefano Bedetti al sax, Stefano Senni al contrabbasso e Zeno de Rossi alla batteria.
Chiusura il 9 agosto con il Biréli Lagrène-Antonio Faraò Quartet, dove Lagrène, erede della tradizione manouche ma cresciuto a stretto contatto con bebop, rock e fusion si confronta con l’eleganza cosmopolita del pianoforte di Antonio Faraò. Ad accompagnarli il basso di Aldo Mella e la batteria di Maxx Furian.
Dal 29 al 31 luglio, in piazza Gramsci alle 18.30 ci sono gli Aperitivi musicali con gli allievi della masterclass di Ramberto Ciammarughi e il concerto della band residente formato da Giammarco Polini (chitarra), Mauro Cimarra (batteria), Pierpaolo Chiaraluce (contrabbasso), Leonardo Francesconi (pianoforte), Daniel John Martin (violino), Tommaso Uncini (sassofono). A seguire fino alle 21 la jam session dei partecipanti alla Masterclass.
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