Per lo svolgimento degli Spettacoli Classici in programma nel 2021 presso il Teatro Greco di Siracusa, la FONDAZIONE INDA ha dovuto attrezzare il monumento e nel contempo dotarlo delle più idonee protezioni di relativa salvaguardia. Il progetto prevedeva a tal fine la realizzazione dei seguenti interventi: formazione di pedanamenti per viabilità di accesso ed esodo ordinario e di emergenza da parte del pubblico; ripristino di gradonate e scale della cavea; transennamenti lignei a protezione di comparti del monumento da inibire all’accesso del pubblico e per indirizzamento del flusso degli spettatori; montaggio di camerini e servizi per gli attori; predisposizione di illuminazione ordinaria e di emergenza per la viabilità accesso ed esodo, per luci di scena ed impianti fonici di spettacolo; altre urbanizzazioni complementari quali deposito attrezzatura scenica, deposito cuscini, cabina quadri elettrici, biglietterie, punto vendita pubblicazioni sugli spettacoli, schermatura esterna zona camerini e Belvedere V.le Rizzo.
Il teatro di Siracusa è sicuramente tra i più noti del mondo antico: opera dell’architetto Damocopo detto Mirylla è situato all'interno del Parco archeologico della Neapolis, sulle pendici sul lato sud del colle Temenite.
La tecnica costruttiva, le dimensioni la forma della cavea e dell’orchestra e anche le iscrizioni hanno suggerito ad alcuni studiosi di porre la costruzione del monumento tra il 238 e il 215 a.C.; l’impianto attuale è quello successivamente trasformato in epoca romana.
Del teatro è conservata la parte scavata nella roccia del colle Temenite, mentre parte della cavea ed i monumentali resti della scena di età romana sono andati perduti, forse a causa del riuso dei blocchi e da parte degli Spagnoli che se ne sarebbero serviti per realizzare le fortificazioni di Ortigia tra il 1520 ed il 1531.
La cavea del teatro è di grandissime dimensioni, con 67 ordini di gradini interamente scolpiti nella roccia ed è divisa in nove cunei da otto scalette ed in senso orizzontale, a metà circa, da un corridoio (diàzoma). Alla sommità della cavea, nel settore occidentale, era un portico a “L” di cui rimane visibile una banchina, tagliata nella roccia, riferibile alla fondazione del colonnato frontale. Sono visibili inoltre lembi della pavimentazione in cocciopesto e fori per travi. Sia l’orchestra che l’area della scena recano tracce di successive modifiche, trasformazioni legate sia alle diverse esigenze dell’apparato tecnico, che all’utilizzo del teatro nei secoli.
A partire dal 1914 l'Istituto nazionale del dramma antico (INDA) ha svolto nell'antico teatro le rappresentazioni di teatro classico, prevalentemente opere dei tragici greci del V secolo ac. Dal 2010 il Teatro è uno dei monumenti del Servizio Parco Archeologico di Siracusa, Assessorato dei Beni Culturali della Regione Siciliana che ne ha concesso l’uso in concessione per la realizzazione delle rappresentazioni classiche.
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