Il Teatro di Sardegna, attivo da quasi 50 anni (la ricorrenza è nel 2023), dal 2015 è riconosciuto dal MiC / Ministero della Cultura quale unico Teatro di Rilevante Interesse Culturale della Sardegna, ricevendo anche il finanziamento per l’Attività di Danza.
Con il progetto Sardegna Teatro diretto da Massimo Mancini, il Teatro di Sardegna ha inaugurato un modello di governance partecipativa basata su reti di operatori locali, partenariati nazionali, apertura internazionale, interdisciplinarietà, percorsi multidimensionali, formazione permanente e coinvolgimento attivo delle comunità.
Il TdS realizza e ospita contenuti culturali di alta qualità, con l'obiettivo di valorizzare la produzione artistica sarda e contribuire alla formazione del pubblico. Il TdS interpreta la sua vocazione di società cooperativa, ovvero gli ideali di solidarietà, mutualità e apertura, proponendosi come luogo di esperienza collettiva e formazione di artisti emergenti, anche attraverso le varie reti nazionali e internazionali di cui fa parte.
Il Teatro di Sardegna è la più grande impresa culturale dell'Isola e la più finanziata dal FUS del MiC dopo l'Ente Lirico di Cagliari.
Tra lo spazio TAB a Sa Manifattura a Cagliari, il Lazzaretto e il quartiere Sant'Elia a Cagliari, Open Campus di Tiscali a Sa Illetta (Cagliari), il TEN a Nuoro, il Teatro del Respiro a Fluminimaggiore, l'hub nel borgo dell'Argentiera e il Teatro Grazia Deledda di Paulilatino, Il Teatro di Sardegna dissemina i contesti di lavoro e di presenza nell'Isola, diversificando la propria azione e calandola nei territori, di cui ascolta i desideri, le mancanze, le competenze.
Le produzioni del Teatro di Sardegna, tra nuovi allestimenti e riprese, sono 25 e coinvolgono circa 100 artisti.
Descrizione dell'intervento
La cultura è organizzazione, disciplina del proprio io interiore; è presa di possesso della propria personalità, e conquista di coscienza superiore, per la quale si riesce a comprendere il proprio valore storico, la propria funzione nella vita, i propri diritti, i propri doveri.
ANTONIO GRAMSCI
Il Teatro di Sardegna è l’unico TRIC Teatro di Rilevante Interesse Culturale presente in Sardegna. Riconosciuto nel 2015 e confermato nel 2018, il Teatro di Sardegna sostiene la creazione artistica, affidando agli artisti la possibilità di avere un tempo lungo di produzione e sperimentazione cross-mediale di nuovi linguaggi e contesti.
Il Teatro di Sardegna si impegna a esprimere una scena culturale - e non soltanto artistica - delineandosi come soggetto plurale, in grado di contenere una molteplicità di linguaggi e farsi veicolo di opportunità formative. La presenza nei territori è essa stessa plurale: nelle città di Cagliari e Nuoro da anni il Teatro di Sardegna gestisce direttamente degli spazi, che abita con spettacoli e installazioni, prodotti o ospitati. Altresì, Il Teatro di Sardegna abita Paulilatino attraverso la gestione del Teatro Grazia Deledda, rivolta alle residenze artistiche e il borgo dell’Argentiera, nel comune di Sassari, dove con LandWorks attiva processi di cambiamento e crescita, attraverso le Arti performative e digitali.
Nel borgo ex minerario di Fluminimaggiore, il Teatro di Sardegna propone le Giornate del Respiro, un festival internazionale, dove gli artisti sono invitati a far dialogare le loro ricerche con le esperienze della comunità e del territorio. Arti Performative e attività naturalistiche in un borgo a rischio spopolamento, sono le direttrici su cui si impernia l’azione del Teatro di Sardegna: traiettorie inedite, tracciati imprevisti, narrative molteplici.
La volontà di connessione con i territori si unisce alla necessità di interpretare il ruolo politico e sociale di TDS, partecipando dunque attivamente ai processi educativi, a partire dall'infanzia. Per questo TDS amplia il proprio campo di esplorazione con la creazione
di NESTzerosei, Nido e Scuola dell'Infanzia bilingue, configurandosi come l'unica realtà teatrale in Italia e in Europa a gestire direttamente un Kindergarten. La nuova esplorazione scaturisce da una riflessione sull'infanzia volta a approfondire la connessione tra i linguaggi dello spettacolo contemporaneo e l'educazione, a partire dai primissimi anni di vita di bambine e bambini.
Scopri come comunicare, promuovere e far votare il tuo progetto
Utilizza la newsletter e i social media per raccontare il tuo progetto e il concorso. Chiedi a tutta la tua community di votare e di condividere il concorso tra i loro amici.
Condividi ogni contenuto utilizzando l’hashtag ufficiale #concorsoartbonus2023. In questo modo sarai rintracciabile da tutte le persone che lo utilizzeranno e potrai ampliare la tua community.
Metti in evidenza sui tuoi canali social un post che promuova il progetto. Ricordati di inserire il link alla pagina di votazione e di chiedere in modo chiaro alla tua community di votare.
Coinvolgi un testimonial o un influencer che possa dare visibilità al tuo progetto e promuovere il concorso nella propria fan base.