La storia del Teatro dei Risvegliati di Pistoia ha inizio nel 1694, quando l’omonima Accademia di nobili e dotti fondò la prima sede teatrale della città, curandone poi la gestione, con alterne fortune, fino agli inizi dell’Ottocento. L’edificio subì varie modifiche nel corso del Settecento, ma i maggiori interventi di restauro furono eseguiti negli anni 1828-29 e nel 1863, facendo acquistare al teatro l’aspetto e le dimensioni che tuttora conserva,che rispettano la caratteristica tipologia del teatro all’italiana con platea, quattro ordini di palchi e loggione. Nel 1864 il teatro fu intitolato ad Alessandro Manzoni.
Il complessso immobiliare denominato "Teatro Alessandro Manzoni", di proprietà del Comune di Pistoia, è composta da un corpo principale, che è costituito del Teatro vero e proprio e da altri corpi, esterni e interni, ad esso collegati, e risulta distinto in catasto al NCEU foglio n.220, part. 57, subb. 66, 67, 70, 71, 72, 73 e 74. confinante con foglio n.220, part.62 e 64 e con Corso Antonio Gramsci.
Descrizione dell'intervento
L'intervento prevede il restauro e la messa in sicurezza del Teatro all'interno di un più ampio intervento di rifunzionalizzazione degli spazi destinati alle rappresentazioni teatrali e alle attività correlate.
Si tratterà di un insieme sistematico di opere finalizzate ad una messa in sicurezza sismmica e secondo la normativa anticiendio che interesserà sia parti strutturali sia tecnologiche dell'edificio nel rispetto del vincolo culturale apposto.
E' stato sottoscritto, il 14 aprile 2021, un Protocollo d’intesa fra il Comune di Pistoia e la Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e di Pescia per la progettazione dell’intervento di restauro del complesso immobiliare di proprietà comunale denominato “Teatro Manzoni”.
L’importo di euro 859.804,00 euro indicato all’articolo 6 del Protocollo d’intesa si riferisce al costo complessivo derivante dalla somma dei costi attribuiti ai tre progetti (progetto di fattibilità tecnica ed economica; progetto definitivo; progetto esecutivo) necessari per passare alla realizzazione dell’intervento, come stimato dalla Fondazione stessa sulla base di una cifra prudenziale di importo lavori.
Il Protocollo d’intesa sottoscritto è finalizzato al sostegno dei costi di progettazione, e potrà essere seguito dagli ulteriori Protocolli d’intesa che potranno essere elaborati e sottoscritti dopo che i diversi soggetti finanziatori avranno potuto, alla luce dei costi che verranno indicati nel progetto definitivo e in quello esecutivo, definire i rispettivi impegni finanziari e le scelte relative alla o alle stazioni appaltanti che si dovranno far carico degli affidamenti dei lavori sulla base delle normative vigenti.
Si sottolinea che l’arte, le attività ed i beni culturali costituiscono uno dei settori rilevanti di intervento prescelti dalla Fondazione nell’ambito dell’attività che la stessa svolge a favore del territorio, in piena conformità al proprio ordinamento di settore e che la sottoscrizione del Protocollo rientra in tale circostanza.
