Il Museo Archeologico Nazionale di Aquileia ospita la collezione di reperti archeologici provenienti dagli scavi e dai ritrovamenti effettuati nella città romana a partire dal XVIII secolo. La sua inaugurazione da parte del governo austriaco, con il nome di Imperial-Regio Museo dello Stato, risale al 1882. La sede prescelta fu la villa costruita nei primi decenni dell’800 dalla nobile famiglia Cassis Faraone, da cui prende il nome. I beni conservati costituiscono uno straordinario repertorio di oggetti che racconta la vita quotidiana dell’antica metropoli romana tra il II sec. a.C. e il V sec. d.C., e chiarisce, attraverso straordinari esempi di artigianato artistico la complessità sociale, politica e religiosa raggiunta dalla comunità aquileiese. Di particolare pregio sono le raccolte di gemme, manufatti in ambra e vetro nonché i pavimenti musivi provenienti da domus ed edifici pubblici indagati nei secoli scorsi.
Il progetto prevede il restauro conservativo dei reperti in metallo esposti al primo piano del rinnovato percorso espositivo del Museo archeologico nazionale di Aquileia. La ristrutturazione del Museo Archeologico Nazionale di Aquileia, già avviata nell’autunno del 2016, è uno dei Grandi progetti finanziati dal già Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo nell’ambito del Piano strategico per i beni culturali. L’intervento è mirato ad adeguare il percorso espositivo agli attuali standard museali internazionali e a offrire una nuova chiave di lettura della storica collezione archeologica di Aquileia.
Il primo lotto dell'intervento si è concluso nell'estate del 2018 con la riapertura al pubblico dei primi due piani del percorso espositivo all'interno della villa Cassis Faraone.
Entro l'inizio dell'estate 2021 verrà inaugurata l'ultima sezione espositiva del percorso museale, intitolata “Lusso e ricchezza”, al secondo piano dell'edificio. Contemporaneamente ai lavori di allestimento di quest'ultima sezione, la direzione del Museo ha avviato un progetto di restauro conservativo su gemme, cammei, sculture e piccoli oggetti in metallo e in osso esposti nelle nuove vetrine. Considerati gli apprezzabili risultati ottenuti da quest’ultimo intervento, si intende ora continuare il lavoro procedendo al restauro conservativo di tutti i reperti in metallo esposti nelle sezioni tematiche del primo piano del museo, dedicate alla vita domestica, ai contatti commerciali e culturali e alle attività produttive del territorio aquileiese antico.
Con l'occasione si intende inoltre procedere alla schedatura sistematica di tutti i reperti restaurati, per inserirne fotografie e apparati descrittivi sulla banca dati appena realizzata, che sarà fruibile anche da remoto a tutti i visitatori che vorranno esplorare virtualmente la collezione. Grazie al controllo che il museo può applicare su tale archivio digitale, garantendo diversi livelli di accesso ai dati, anche gli studiosi potranno disporre di un agile strumento di approfondimento e analisi delle informazioni scientifiche.
Attraverso convenzione specifica la fondazione bancaria Fondazione Friuli si è impegnata a versare 10.000,00 euro per la realizzazione dell'intervento.
Scopri come comunicare, promuovere e far votare il tuo progetto
Utilizza la newsletter e i social media per raccontare il tuo progetto e il concorso. Chiedi a tutta la tua community di votare e di condividere il concorso tra i loro amici.
Condividi ogni contenuto utilizzando l’hashtag ufficiale #concorsoartbonus2023. In questo modo sarai rintracciabile da tutte le persone che lo utilizzeranno e potrai ampliare la tua community.
Metti in evidenza sui tuoi canali social un post che promuova il progetto. Ricordati di inserire il link alla pagina di votazione e di chiedere in modo chiaro alla tua community di votare.
Coinvolgi un testimonial o un influencer che possa dare visibilità al tuo progetto e promuovere il concorso nella propria fan base.