Il progetto ha previsto il recupero dell'affresco raffigurante la "Madonna dei Miracoli" ubicato sopra l'arco di accesso al Castello di Coreglia, denominata "Porta a Piastri", una delle principali porte di accesso al Castello del Capoluogo di Coreglia. L'affresco è riparato da una tettoia sorretta da una colonna (XV secolo) e da due capitelli marmorei realizzati in epoche differenti (XII e XV secolo). La raffigurazione della Madonna con il bambino è sovrastata da una decorazione architettonica con archi, trabeazioni e colonne. Per ottenere un buon livello di leggibilità è stato deciso di sfruttare la simmetricità della decorazione architettonica per ripristinare interamente le parti mancanti. Riguardo all'immaggine della Madonna e del bambino è stato effettuato un ritocco per gradi, operando prima nelle zone che potevano essere reintegrate, uniformandole poi con le parti con minore presenza di tracce di colore applicando un neutro tonalizzato. Grazie alla massiccia presenza di incisioni preparatorie del disegno, è stato possibile definire in modo preciso molte delle zone in cui
oramai la decorazione pittorica era pressoché inesistente: questo ha consentito di delineare con esattezza le figure, pur avendo oramai perso la quasi totalità di alcune delle parti delle decorazione. A ritocco ultimato tutta la superficie è stata sottoposta ad un ciclo di consolidamento con resina acrilica in emulsione acquosa, applicata a spruzzo e rimuovendo poi l'eccesso di prodotto
è stato invece l'approccio metodologico possibile nei confronti delle figure (Madonna, bambino e
angeli), che non potevano essere ricostruite onde evitare di interpretare in modo soggettivo l'opera.
ma potevano essere invece reintegrate. È stato effettuato quindi un ritocco per gradi, operando
prima nelle zone che potevano essere reintegrate, uniformandole poi con le parti con minore
presenza di tracce di colore applicando un neutro tonalizzato. Grazie alla massiccia presenza di
incisioni preparatorie del disegno, è stato possibile definire in modo preciso molte delle zone in cui
oramai la decorazione pittorica era pressoché inesistente: questo ha consentito di delineare con
esattezza le figure, pur avendo oramai perso la quasi totalità di alcune delle parti delle decorazione.
A ritocco ultimato tutta la superficie è stata sottoposta ad un ciclo di consolidamento con
resina acrilica in emulsione acquosa, applicata a spruzzo e rimuovendo poi l'eccesso di prodotto