L'Orto Botanico di Lucca nel 2020 ha compiuto 200 anni. Fondato da Maria Luisa di Borbone nasce come struttura scientifica legata all’università cittadina, in un momento di notevole rinnovamento della cultura scientifica. L'attenzione mediatica e del pubblico che questa Celebrazione può suscitare diventa occasione per il rilancio e il riposizionamento di immagine dell'Orto Botanico di Lucca.
Vissuto dalla cittadinanza come bel giardino, luogo di tradizione e leggende, l'Orto Botanico è invece soprattutto un luogo dedicato alle collezioni botaniche, alla divulgazione e alla didattica su temi legati al mondo vegetale e alla biodiversità.
Le Celebrazioni dell'Orto Botanico diventano la perfetta occasione per raggiungere il pubblico più ampio ed avvicinarlo ad un patrimonio di collezioni e conoscenze scientifiche che da due secoli appartengono alla nostra città.
L'Orto botanico, un giardino prezioso di oltre 200 anni L’Orto botanico di Lucca è un istituzione culturale del Comune di Lucca, un museo a cielo aperto e un’isola di verde e biodiversità incastonata nel centro storico dove si estende per circa due ettari nella parte sud-orientale della città, proprio al confine con le imponenti mura urbane di epoca rinascimentale. Fondato nel 1820 per volere della Duchessa Maria Luisa di Borbone, come struttura complementare del Liceo Reale, l'università dedicata alle Scienze istituita a Lucca nel 1819.
Un orto di origine accademica che coniuga rigore e bellezza, che ha saputo resistere al tempo, ai diversi scenari storici e politici. Con lo smantellamento dell'Università borbonica, diviene proprietà comunale nel 1903 e nonostante periodi di diversa destinazione, riprende vigore e ruolo intorno agli anni '80 del secolo scorso e nel 2020 se ne è celebrato il bicentenario della nascita con rinnovato e crescente interesse per il patrimonio storico, scientifico e vivente qui custodito, per il ruolo che svolge nella conservazione e tutela della biodiversità.
Il giardino mantiene gran parte delle sistemazioni e delle strutture ottocentesche.
L'Orto un giardino aperto di scienza e natura
L’Orto botanico richiede un assiduo impegno per il mantenimento delle collezioni viventi/museali e degli spazi dedicati, pertanto deve coinvolgere personale specializzato. Come in ogni museo, la documentazione e l’archiviazione del patrimonio esistente sono attività indispensabili che necessitano continui aggiornamenti.
Lo stato di salute degli alberi è monitorato da parte di esperti e sono in corso programmi di ricerca condivisi con istituti universitari sulla risposta agli stimoli e ai parametri ambientali.
Conservando entità a rischio di estinzione partecipa attivamente alla tutela della biodiversità.
Porta avanti programmi di divulgazione, di didattica e di sensibilizzazione su temi legati alla botanica, alla biodiversità ed all'ecologia.
Accoglie studenti e borsisti per programmi educativi e di integrazione.
