La Chiesa di San Michele è situata all'interno del Parco San Michele presso la vetta dell'omonimo monte (circa 900 mt) e in passato l'intero immobile fu sede di un complesso monastico che nel corso del XII secolo fu aggregato alla Congregazione Camaldolese che ne ebbe il patronato fino al 1600 circa. Intorno al mille vi erano delle piccole celle dei monaci vallombrosani che si erano dedicati alla preghiera ed al rimboschimento.
nel 1513 l'Oratorio di San Michele venne affidato da Papa leone X, che era stato pievano di S. Pietro a Cintoia, ai monaci del Monastero di S.Maria degli Angeli di Firenze; questa giurisdizione ecclesiastica su S.Michele ebbe termine nel 1819.
Descrizione dell'intervento
L'affresco, attribuito a Paolo di Stefano Badaloni, detto PAOLO SCHIAVO, (1397-1478) allievo di Masolino da Panicale, si trova sulla parete dell'altare inserito all'interno di un'edicola a forma di arco. Viene raffigurata la Madonna in Trono con Gesù Bambino che tiene in mano una rondine e i santi nel seguente ordine partendo da sinistra: S.Giustino, S.Giovanni Battista, S.Michele Arcangelo poi S.Pietro, S.Benedetto, S.Antonio Abate.
Nella volta in alto è rappresentato il Padre Eterno, in basso nella predella troviamo nei riquadri la raffigurazione a mezzo busto di vari santi.
Si trova in grave stato di conservazione, vi sono vari interventi di restauro fatti molto probabilmente nel 1922: puliture, stuccature di varie mancanze degli intonaci.
Sono presenti anche molte perdite del colore originale.