L’Ente Regionale Teatrale del Friuli Venezia Giulia è un’associazione giuridicamente riconosciuta che annovera tra i suoi associati la Regione Friuli Venezia Giulia, le Province di Trieste, Udine, Gorizia e Pordenone, e una trentina di Comuni. La sua attività principale è la cura e realizzazione, in sintonia e in collaborazione con gli Enti territoriali e le Associazioni di riferimento, di 28 stagioni teatrali di prosa, musica e danza. Nel corso degli anni, l’attività si è sviluppata promuovendo anche rassegne, festival e altri appuntamenti multidisciplinari sul territorio della Regione. L’apporto dell’ERT alla realizzazione delle rassegne non si limita agli aspetti strettamente artistici dei singoli cartelloni, ma è anche organizzativo, logistico, tecnico, promozionale e amministrativo.
La Regione Friuli Venezia Giulia ha, inoltre, affidato all’ERT il ruolo di sviluppare progetti rivolti alla diffusione della cultura teatrale nelle scuole, riconoscendo a teatroescuola dell’ERT – secondo importante ambito di intervento avviato nel 1988 – una particolare rilevanza per il territorio. teatroescuola è diffuso capillarmente su tutto il territorio regionale e coinvolge con attività di spettacolo, laboratorio e progetti speciali, i bambini e gli insegnanti di oltre 120 comuni.
L’ERT, inoltre, cura su specifico mandato della Regione, un piano di intervento a favore dell’edilizia teatrale intesa come ristrutturazione e adeguamento degli edifici teatrali del circuito. Anche in quest’ambito il ruolo dell’ERT non è semplicemente finanziario e amministrativo, ma tecnico, logistico e organizzativo. L’ERT, infine, cura insieme ai Comuni aderenti all’iniziativa, la rassegna per le famiglie PiccoliPalchi.
Descrizione dell'intervento
Rassegna di spettacoli nel territorio regionale rivolti alle famiglie e ai bambini dai 12 mesi ai 14 anni in collaborazione e con il sostegno delle Amministrazioni comunali. La rassegna ospita spettacoli e performance di teatro, danza e musica selezionati fra le migliori produzioni e proposte nazionali e internazionali realizzate nei teatri e in spazi alternativi. Il programma è delineato rispetto a precisi obiettivi culturali ed artistici, condivisi con le Amministrazioni locali, per accrescere la partecipazione, anche qualitativa, dell'infanzia e della famiglia alla vita artistica e culturale dei territorio. Le azioni del progetto - che prendono il via nell'autunno 2020 - discendono dall'analisi dei bisogni del territorio di fronte all'emergenza sanitaria in un processo di confronto - anche nazionale - aperto, ragionevole ed informato. La progettazione riparte dai luoghi, dove luogo è un insieme di persone esteso tanto quanto serve ad avere politiche comuni, per costruire insieme a tutti i soggetti un progetto comune. I linguaggi dello spettacolo dal vivo sono così lo strumento per connettere gli artisti e gli abitanti in una rielaborazione e riappropriazione collettiva degli spazi, del patrimonio, delle esperienze, anche drammatiche, di questo incerto periodo, rielaborazione che ha nei bambini e nei ragazzi il motore propulsivo. In particolare la progettazione sperimenta modalità per attivare concretamente la relazione fra Scuola e Territorio, relazione che l'emergenza ha fatto emergere come strategica nell’organizzazione, nelle economie e nella qualità abitativa delle comunità. La progettazione si è ispirata ai contesti e alle relazioni del teatro popolare in ambienti che propongono un’abitabilità del pubblico garantendo il rispetto delle norme e contribuendo all’educazione ai comportamenti più corretti di grandi e piccini rispetto alla prevenzione del contagio e dove il distanziamento sociale è strutturale al processo creativo e non un solo un impedimento e un limite.