Il Museo Archeologico Nazionale Gaio Cilnio Mecenate è il principale luogo di conservazione delle testimonianze materiali della città antica di Arezzo e di parte del suo territorio ed è oggetto di visita anche per le particolarità del complesso immobiliare, un monastero medievale edificato sui resti dell’anfiteatro romano. Oltre ad essere un luogo espositivo, il Museo organizza attività culturali (visite, laboratori, conferenze, presentazioni di libri, performance musicali) in occasione di iniziative ministeriali (per esempio, Festa dei Musei, Giornate Europee del Patrimonio, Giornata delle Famiglie al Museo) e regionali (Amico Museo, Notti dell’Archeologia), in collaborazione con enti, istituzioni locali o associazioni culturali, o anche autonomamente. Fra le attività proposte al pubblico vi è il ciclo di incontri al Museo “Percorrendo l’Antichità”, giunto alla sua quarta edizione.
Il Museo è in convenzione con il Gruppo Archeologico Giano e con Auser, i cui volontari partecipano attivamente alle iniziative culturali del luogo. Il Museo accoglie inoltre numerosi progetti di alternanza scuola-lavoro in collaborazione con i principali istituti scolastici della città e del territorio. La Direzione regionale musei è convenzionata con la Fraternita dei Laici per l’organizzazione di attività didattiche di tipo laboratoriale organizzate al Museo e rivolte alle scuole e al pubblico di famiglia.
Il Museo opera anche nel campo dello studio e del restauro delle collezioni, in convenzione e/o collaborazione con Università (Alma Mater Studiorum, Dipartimento di Architettura dell’Università di Firenze) e altri Istituti (Opificio delle Pietre Dure, INGV).
Descrizione dell'intervento
Al primo piano del Museo Archeologico Nazionale di Arezzo, lungo la galleria principale, si trova una grande sala chiusa al pubblico da decenni, che custodice un vero tesoro: il Monetiere. Il patrimonio numismatico conservato nella sala è costituito da oltre 2000 monete etrusche, italiche, greche e romane ed è stato recentemente oggetto di un'attenta verifica inventariale e di una parallela attività di studio e catalogazione.
Oltre a ciò, nell'ambito della convenzione esistente fra la Direzione regionale musei della Toscana e il DIDA – Dipartimento di Architettura dell'Università di Firenze, sono state esaminate le caratteristiche strutturali dell'ambiente, sono stati eseguiti dei rilievi, sono state ricercate soluzioni espositive all'avanguardia per la valorizzazione dei reperti numismatici – piccoli tesori ricchi di valori non facili da cogliere sulla loro piccola superficie - ed è stata infine elaborata una prima idea progettuale per il riallestimento e l'apertura al pubblico del Monetiere.
I contenuti pubblicati sono a cura dell’Ente beneficiario delle erogazioni liberali.
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