Il 2023 è stato un anno importante per il Centro Pecci: sono passati 35 anni dalla sua apertura e ricorre il centenario dalla nascita di Lara-Vinca Masini, che al CID ha donato il suo vasto archivio e la sua biblioteca. Abbiamo aperto al pubblico: la prima mostra in un’istituzione italiana dedicata a Lina Pallotta: Volevo vedermi negli occhi, a cura di Michele Bertolino e Elena Magini; la più grande mostra in un’istituzione italiana di Diego Marcon, con il progetto Diego Marcon. Glassa, a cura di Stefano Collicelli Cagol e Elena Magini nel quale è stata presentata l’opera filmica interamente prodotta a Prato e che entrerà nella collezione del Centro Pecci; la mostra a cura di Stefano Pezzato dedicata alla figura di Lara-Vinca Masini, critica e storica dell'arte che ha animato il contesto toscano e italiano attraverso importanti mostre e contributi critici. La mostra Lara-Vinca Masini: La memoria del futuro analizza l’ampia produzione critica, espositiva e di militanza di una delle figure più significative nel campo delle arti della seconda metà del secolo. Insieme a questa mostra si è aperta la prima Centro Pecci Commissione, invitando l’artista Adelaide Cioni che ha prodotto un’opera per la grande sala espositiva del primo piano insieme a un’opera realizzata per l’area di accoglienza del museo.
Accanto alla programmazione espositiva una ricca serie di eventi e programmi educativi ha segnato il palinsesto dell'articolata architettura del Centro Pecci.
Sono proseguite le attività del programma Centro Pecci Books attraverso presentazioni bimensili e due appuntamenti con il formato del Festival, Centro Pecci dei Lettori dedicato alla fascia 0-25 anni realizzato in collaborazione con La città dei Lettori alla fine del mese di maggio, e Centro Pecci Books Festival nel mese di ottobre.
Il dipartimento educativo ha sviluppato una serie di attività inserite all’interno del cappello progettuale ‘Arte e Benessere’ rivolte a un ampio arco di partecipanti: dalle donne incinta, alle famiglie con bambini da 0 a 3 anni con il progetto Primi mille giorni; ai bambini e ragazzi di tutte le scuole, dalla materna fino alle secondarie superiori; le visite guidate per gli adulti, i laboratori di attività espressive per persone cieche e per persone sorde, per i malati di Alzheimer, ai quali nel 2023 si sono aggiunti laboratori di attività espressive per persone con malattia di Parkinson, con il metodo Dance Well.
Il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato è la prima istituzione italiana progettata da zero con l’obiettivo di presentare, collezionare, documentare e supportare le ricerche artistiche di arti visive e performative, cinema, musica, architettura, design, moda e letteratura. Tutte espressioni del contemporaneo che avvicinano le persone ai grandi temi della vita e della nostra società. Dall’apertura nel 1988 a oggi abbiamo prodotto e ospitato più di duecentocinquanta tra mostre e progetti espositivi, organizzato eventi speciali e promosso iniziative didattiche per studenti e adulti. Abbiamo anche raccolto nella nostra collezione oltre mille opere che mappano le tendenze artistiche dagli anni Sessanta in poi.
Il complesso che ci ospita, progettato dall’architetto razionalista Italo Gamberini e ampliato nel 2016 da Maurice Nio, è una città nella città: al suo interno ci sono 3.000 mq di sale espositive, un archivio, i 60.000 volumi della biblioteca specializzata CID/Arti Visive, l’auditorium-cinema, un bookshop, un ristorante, un bistrot e un teatro all’aperto.
I contenuti pubblicati sono a cura dell’Ente beneficiario delle erogazioni liberali.
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