La Fondazione Teatro della Toscana è una realtà istituzionale policentrica, con un sistema di sale rappresentato da Teatro della Pergola, Teatro Era, Teatro di Rifredi, Ex Cinema Goldoni, spazi che sono organicamente collegati in un programma interdisciplinare. Opera sui principi di un Teatro d’Arte orientato ai giovani, con un’attenzione costante all’Europa, avendo nella Lingua Italiana la materia prima del suo agire, intorno ai temi condivisi con il Théâtre de la Ville di Parigi, nel quadro del sempre più solido partenariato incentrato su Arti e Scienze, Arte e Salute, Cultura e Ambiente, Educazione e Formazione, Pari opportunità e Identità di genere, valori alla base della comune Carta 18-XXI dedicata ai “nuovi maggiorenni del millennio”. L’attività di produzione e di programmazione è improntata, da un lato, al grande teatro di tradizione, con progetti aperti a un vasto pubblico, con artisti tra i più stimati e riconosciuti; dall’altro lato, la migliore ricerca italiana e internazionale, lavori rivolti a sperimentare un diverso rapporto tra spettatore e teatro, creazioni multidisciplinari con un ampio spazio dato alle nuove generazioni, oltre a un lavoro di formazione per i giovani.
Nel gennaio 2015, tramite la confluenza delle attività teatrali della Fondazione Pontedera Teatro all’interno della Fondazione Teatro della Pergola, nasce il Teatro della Toscana che dal febbraio 2015 diventa Teatro Nazionale.
Il Teatro della Toscana si impegna a restituire al Teatro il suo ruolo di fattore attivo nella società, di motore della partecipazione critica agli eventi della società stessa. È questa una delle funzioni più alte e importanti del Teatro, che diviene testimone della storia e, attraverso la poesia, si assume un fondamentale impegno sociale. Tutto questo con il costante sguardo alla nostra Storia, a chi in altri tempi, diversi, ma tanto simili agli attuali, ha avuto il coraggio di aprire nuove strade impensabili ai più, coloro che oggi sono i punti di riferimento imprescindibili per chi voglia davvero lavorare per consentire che un nuovo teatro si realizzi attraverso i giovani, con i giovani, per i giovani, solo a loro consegnando ogni possibile futuro.
Descrizione dell'intervento
La Fondazione Teatro della Toscana nel 2022 conferma, dopo l’esperienza della pandemia, la consapevolezza dell’identità di Teatro della Città e delle Città in cui opera, per creare un Teatro d’Arte e un Teatro Pubblico
La Lingua Italiana, i Giovani, l’Europa, la Vecchia e la Nuova drammaturgia, il Teatro civile e politico: il Teatro della Toscana si impegna a restituire al Teatro il suo ruolo di fattore attivo nella società, di motore della partecipazione critica agli eventi della società stessa e si propone come organismo aperto e articolato per la diversità degli artisti che coinvolge.
Il progetto del Teatro della Toscana trova piena realizzazione negli spazi teatrali gestiti dalla Fondazione, connotati come ‘città teatrali’ collocati nelle città di riferimento: il Teatro della Pergola a Firenze. con la Sala Grande come spazio dei grandi spettacoli e dei grandi interpreti per la proposta di livello internazionale; con le sale dell’ “Altra Pergola” (Sale Poli, Ferrati, Capodaglio/Eduardo), luoghi della sperimentazione fuori dagli schemi, della divulgazione del teatro e della formazione del pubblico e degli appassionati secondo il Metodo Costa e i dettami del CAE, con il Laboratorio d’Arte centro della interazione e del dialogo di tutte le arti che confluiscono e si ritrovano nella sintesi teatrale; il Teatro Era di Pontedera con la Sala Salmon, luogo in cui nascono gli spettacoli, sede di ricerca sia drammaturgica che produttiva che coinvolge grandi nomi e giovani; le Sale Cieslak, Remorini, Fabbri, Anfiteatro Beck, per una sperimentazione drammaturgica; l’Oltrarno a Firenze, con La Scuola, tramite la quale la Fondazione risponde al requisito della formazione; sempre a Firenze lo Studio dell’Ex Pio Fedi/Sala Craig, per consentire ai giovani attori di misurarsi con continuità con un pubblico e l’ExCiGo, il nuovo spazio dedicato alla sperimentazione di un teatro plurilinguista, aperto ai pubblici internazionali, impiegando gli allievi della Scuola secondo il modello di avviamento al lavoro; in ultimo il Teatro di Rifredi, con il suo lavoro su drammaturgia, ricerca, scuola e periferie.
Il progetto 2022 prosegue anche con l’attività di approfondimento sul Teatro e sugli spettacoli in cartellone con incontri che prevedono la scoperta del “dietro le quinte” e la promozione di un’offerta didattica approfondita dedicata alle scuole del territorio, nonché attraverso il ricco patrimonio archivistico e bibliotecario, disponibile per ricerche e consultazioni attraverso il Centro Studi.
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