Tra il XII e il XIII secolo Perugia, come molte città italiane ed europee, conobbe un considerevole sviluppo demografico ed edilizio. Una delle questioni poste da questa espansione fu ovviamente l'approvvigionamento idrico, tema tanto più problematico per Perugia, posta sulla cima di ripide colline. Benché la città possedesse sorgenti e pozzi (alcuni dei quali antichissimi, come il Pozzo Etrusco), evidentemente questi non erano più sufficienti se, nel corso del XIII secolo, il Comune decise di costruire un acquedotto per rifornirla. La situazione di degrado sopra descritta comporta l’esigenza di provvedere al consolidamento e restauro delle strutture delle arcate secondo le modalità sotto riportate:
FASE 1 Interventi di presidio alla caduta dei detriti sulle strade sottostanti
Realizzazione di un opera provvisionale che eviti cadute di inerti sulla strada, tale struttura sarà realizzata con ponteggio ad elementi prefabbricati , protetto da tavolato ligneo. Verrà posta massima cura affinche’ l’area libera sulla sottostante via , sia sufficiente al passaggio di qualunque mezzo di soccorso, almeno nelle arcate con sotto la viabilità carrabile, mentre per quelle arcate sulla gradonata, un passaggio pedonale protetto. Tale struttura provvisionale resterà in opera per tutta la durata dei lavori.
FASE 2 Consolidamento arconi acquedotto
Messa in opera di opportuna puntellatura degli arconi. Successivamente si procederà allo svuotamento delle arcate compreso il rinfianco, fino alla messa in luce della struttura portante muraria. Tale superficie verrà poi spazzolata per eliminare polveri e parti incoerenti, e successivamente si procederà alla sigillatura di lesioni eventualmente presenti . Verrà poi eseguito il consolidamento degli arconi mediante realizzazione di cappa in calcestruzzo armato con rete elettrosaldata collegata alla sottostante struttura muraria mediante griglia di perfori armati con barre ad aderenza migliorata.
Verranno ripristinati i rinfianchi degli arconi mediante getto di calcestruzzo alleggerito. Su tale superficie verrà realizzata una ulteriore caldana in cls armata con rete elettrosaldata che dovrà essere opportunamente ancorata alle murature d’ambito.
FASE 3 Ripristino delle continuità strutturale ed estetica dei paramenti murari esterni e dell’intradosso degli arconi
In questa fase si procederà all’eliminazione di tutte le parti incoerenti e della vegetazione spontanea presente sui paramenti murari anche mediante spazzolatura a mano.
In seguito si procederà al ripristino delle commettiture , sia mediante sarcitura delle lesioni presenti, eseguite utilizzando idonee malte, eventualmente simili a quella preesistente ed eventuale rinzeppatura con scaglie lapidee o di laterizio, sia infine qualora necessario, mediante ricostruzione di porzioni di muratura particolarmente degradata con la tecnica del cuci scuci. In questa fase si provvederà anche a ripulire con acqua a bassa pressione o microsabbiatura, delle zone con macchie nerastre dovute all’inquinamento.
Eventuale protezione superficiale dei materiali.
FASE 4 Rifacimento della pavimentazione e della rete di smaltimento delle acque meteoriche
In questa fase si procederà alla messa in opera della nuova pavimentazione costituita da mattoni o pietra di porfido , il tutto disposto su idoneo massetto di sottofondo.
Al fine di evitare il ristagno di acqua piovana, ed conseguente pergolamento all’interno delle murature, verrà ricostruita totalmente l’intera rete di smaltimento delle acque meteoriche, con idoneo tubo in pvc e pozzetti prefabbricati posti simmetricamente rispetto all’sse del percorso ad un interasse di circa 20 metri. Ogni pozzetto di idonee dimensioni verrà chiuso da coperchio in travertino o ghisa , e convoglierà le acque in discendenti in rame posti sui paramenti murari esterni.
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