Immagini di Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci
Immagini di Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci
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Immagini di Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci
Immagini di Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci
Immagini di Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci

Il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato è la prima istituzione italiana progettata da zero con l’obiettivo di presentare, collezionare, documentare e supportare le ricerche artistiche di arti visive e performative, cinema, musica, architettura, design, moda e letteratura. Tutte espressioni del contemporaneo che avvicinano le persone ai grandi temi della vita e della nostra società. Dall’apertura nel 1988 a oggi abbiamo prodotto e ospitato più di duecentocinquanta tra mostre e progetti espositivi, organizzato eventi speciali e promosso iniziative didattiche per studenti e adulti. Abbiamo anche raccolto nella nostra collezione oltre mille opere che mappano le tendenze artistiche dagli anni Sessanta in poi.  Il complesso che ci ospita, progettato dall’architetto razionalista Italo Gamberini e ampliato nel 2016 da Maurice Nio, è una città nella città: al suo interno ci sono 3.000 mq di sale espositive, un archivio, i 60.000 volumi della biblioteca specializzata CID/Arti Visive, l’auditorium-cinema, un bookshop, un ristorante, un bistrot e un teatro all’aperto.

Descrizione dell'intervento
La programmazione 2020 del Centro Pecci si pone l'obiettivo di  ospitare proposte di interesse internazionale che affrontino i temi urgenti del presente con continui sconfinamenti tra linguaggi: arte, moda, design, grafica e un’attenzione particolare ad offrire una pluralità di voci e di punti di vista. Il Centro Pecci vuole essere un luogo di produzione di nuovi contenuti, di nuove idee che scaturiscano a partire dal patrimonio che il museo raccoglie con le proprie collezioni, gli archivi e la biblioteca, e che si sviluppino attraverso le pratiche curatoriali e di ricerca più innovative. 

Ren Hang. Nudi (04.06 – 30.08.2020), a cura di Cristiana Perrella, è la prima mostra italiana dedicata all’acclamato fotografo e poeta cinese Ren Hang (Changchun 1987- Pechino 2017), tragicamente scomparso a neppure trent’anni. L’artista è noto soprattutto per la sua ricerca su corpo, identità, sessualità e rapporto uomo-natura, che ha per protagonista una gioventù cinese nuova, libera e ribelle. 

Jacopo Benassi (08.09. – 29.11.2020), a cura di Elena Magini, è prima personale in un museo dell’artista e fotografo Jacopo Benassi (La Spezia, 1970), che ripropone una ricognizione di tutta la sua attività, dagli scatti fotografici della comunità artistica e musicale che si è riunita attorno al locale Btomik, alle fanzine, ai libri in collaborazione con registi e autori internazionali, al più recente progetto sul distretto industriale di Prato. 

Protext! (23.10.2020 – 07.02.2021), a cura di Camilla Mozzato e Marta Papini, indaga come la più recente generazione di artisti prenda in considerazione il tessuto e le sue diverse declinazioni formali come pratica artistica trasgressiva, e ne esplora il ruolo in prima linea nei dibattiti critici su autorialità, lavoro, identità queer e appartenenza, collettività, processi produttivi e cambiamento ambientale. Artisti in mostra: About A Worker, Pia Camil, Otobong Nkanga, Tschabalala Self, Marinella Senatore, Serapis Maritime Corporation, Vladislav Shapovalov, Güneş Terkol.

Nonostante le difficoltà dovute alla pandemia, nel 2020 il Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci ha  riconfermato la posizione di rilievo nel panorama dei musei e delle istituzioni dedicate all'arte  contemporanea in Italia, e grazie alle attività online ha creato uno spazio digitale in cui alimentare il  pensiero critico e il confronto con la scena culturale globale. 

Con la riapertura del 21 maggio il Centro Pecci ha potuto accogliere immediatamente il suo pubblico in piena  sicurezza, riaprendo mostre e progetti che erano già in corso, a cui ha affiancato dal 4 giugno la prima mostra  italiana dedicata al fotografo e poeta cinese Ren Hang, tragicamente scomparso a neppure trent'anni, noto  soprattutto per la sua importante ricerca su corpo, identità, sessualità e rapporto uomo-natura, di una  gioventù cinese, libera e ribelle. Una scommessa vinta per affluenza di pubblico e attenzione della critica, anche grazie al filtro Instagram ideato dal Pecci e ispirato a una delle fotografie più iconiche di Ren Hang:  Peacock
In autunno il Centro Pecci si è concentrato su nuove proposte espositive originali (temporaneamente sospese  con la nuova chiusura dei musei italiani a novembre): la prima personale in un museo dedicata al  fotografo Jacopo Benassi; la mostra collettiva Protext! Quando il tessuto si fa manifesto che esplora,  attraverso le opere di artisti internazionali, il ruolo del tessuto non solo nei dibattiti critici su lavoro, identità e  cambiamento ambientale ma anche come medium per eccellenza nella rappresentazione del dissenso; il  progetto Litosfera, che mette in dialogo il video A Fragmented World (2016) di Elena Mazzi e Sara Tirelli con  l'installazione ambientale Produttivo (2018-2019) di Giorgio Andreotta Calò: due progetti nati dal desiderio di  rappresentare forze e materie che nel corso di ere geologiche hanno dato forma al nostro pianeta. 
Da inizio novembre, con la nuova chiusura nazionale di tutti i musei e delle mostre, il Centro Pecci ha dato  vita al palinsesto digitale Pecci ON, con cui il museo sottolinea ancora una volta come un'istituzione d'arte  contemporanea abbia il ruolo di catalizzatore per la propria comunità, di antenna che capta il presente  attraendo idee, voci, artisti per leggere le evoluzioni del nostro tempo e poi restituirle amplificate al territorio  e al mondo. 


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Ente beneficiario

Fondazione per le Arti Contemporanee in Toscana

Erogazioni ricevute

127.000,00 €

Mecenati

: 5

I mecenati che hanno scelto di essere visibili:
Pecci Filati Spa
Manteco S.P.A.
Fil.Pa 1974 S.n.c.
Cofil S.r.l.
Publiacqua S.p.A

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