Immagini di Arco Bollani
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L'Arco Bollani è un arco celebrativo costruito nel 1556, situato a lato di piazza Libertà a Udine, ai piedi della salita che porta al Castello, è opera documentata dell'architetto Andrea Palladio e costituisce il suo esordio in Friuli.

Il monumento fu fatto erigere dal luogotenente veneto (poi vescovo) Domenico Bollani (1514-1579) non solo con intento autocelebrativo e di caratterizzazione veneziana della piazza Contarena (oggi piazza Libertà) ma anche a ringraziamento per la cessazione di un'epidemia di peste.

I lavori, cominciati nell'aprile del 1556, si conclusero quattro mesi dopo quando fu issato il leone marciano con le ali di rame. Palladio volle l’arco a singolo fornice con un bugnato rustico e con una trabeazione scolpita nella parte sovrastante. Il paramento lapideo si caratterizza infatti per la forza del bugnato e per la delicata raffinatezza del cornicione, con alternanza di triglifi, patere e bucrani.
Sette anni più tardi lo stesso Palladio sistemò la strada che conduce all'arco e al castello, per migliorare il raccordo estetico con la piazza.

L’originario leone di San Marco, simbolo della Serenissima, fu rimosso dai Francesi il 27 maggio 1797 lasciando l’Arco Bollani mutilo per circa un secolo e mezzo. Infatti, solo la sera del 6 luglio del 1953, nel corso dei lavori di restauro dell’arco lesionato duramente da un bombardamento inglese nella Seconda Guerra Mondiale, su indicazione di Carlo Someda de Marco (allora direttore dei Civici Musei di Udine) venne ricollocato un nuovo leone marciano dal peso di 35 quintali: pregevole opera di Emilio Caldana, il quale la trasse da un blocco di pietra di Vicenza di tre metri cubi

Descrizione dell'intervento

I lavori di restauro che si propongono riguardano gli elementi lapidei e copertina di protezione in piombo degli elementi sommitali dell’Arco Bollani ed il muro facciavista retrostante con la relativa copertina di protezione in piombo.

Il restauro si propone di ricondurre entro i limiti della corretta conservazione i fenomeni di alterazione e degrado riscontrati, accettando il fisiologico invecchiamento dei materiali costitutivi ma con la necessaria attenzione all’istanza estetica che il manufatto richiede; ispirandosi al concetto di “minimo intervento” entro gli ambiti della tutela e della conservazione, con il restauro si tenderà a ripristinare le adeguate condizioni conservative ed estetiche, che siano durevoli nel tempo e che possano agevolare le successive raccomandabili attività manutentive.


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Ente beneficiario

Comune di Udine

Erogazioni ricevute

30.000,00 €

Mecenati

: 1

I mecenati che hanno scelto di essere visibili:
DANIELI & C. - OFFICINE MECCANICHE

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