Questo progetto di restauro assume una particolare rilevanza nel contesto locale in quanto si intendono rendere disponibili on line le immagini di una Cagliari che non c’è più, nell'ottica della sempre miglior fruizione e condivisione del patrimonio culturale. Da casa, quindi, sarà possibile consultare un sempre maggior numero di immagini, protette da filigrana, preservando così gli originali ma aumentando considerevolmente il patrimonio conoscitivo a disposizione non solo degli studiosi ma di tutti noi.
L’Archivio Fotografico della Soprintendenza, oggi diviso nelle due sezioni del Patrimonio Archeologico e del Patrimonio Artistico ed Architettonico ma originariamente unito, costituisce un patrimonio di inestimabile valore, non solo come fonte documentaria, ma soprattutto perché esso è in buona parte inedito. Si tratta di circa 7000 lastre fotografiche in vetro che testimoniano l’attività di tutela della Soprintendenza e di alcune migliaia di immagini su pellicola a base di nitrato di cellulosa. Una parte dell’Archivio storico è stata restaurata con due successivi interventi, l'ultimo dei quali si è concretizzato nel 2017/2018 grazie al fondamentale contributo dello sponsor "Il Gioco del Lotto".
Gli esiti dell'operazione sono stati pubblicati nel volume "Cagliari. Fragili immagini", a cura di Massimo Casagrande, Stefano Montinari e Maria Passeroni, edito dalla Gangemi Editore, Roma 2018, mentre sul sito appositamente creato www.sardegna-fragili-immagini.beniculturali.it si stanno progressivamente caricando per la consultazione immediata degli utenti tutte le immagini restaurate e digitalizzate. Il restauro ha interessato circa 500 lastre in vetro della città di Cagliari, la maggior parte delle quali in condizioni di grave degrado, ma ora è necessario intervenire sia sulle altre lastre aventi oggetto beni della restante parte della Sardegna, sia sulle immagini con supporto in nitrato di cellulosa che, purtroppo, sono frequentemente soggette al fenomeno dell’autocombustione.
Descrizione dell'intervento
In continuità con quanto si potrà realizzare con il primo intervento già finanziato, si prevede il restauro conservativo di un ulteriore lotto di lastre, da realizzarsi a cura di qualificati professionisti del settore, specializzati nel restauro di materiale fotografico e sotto la supervisione del personale della Soprintendenza.
Inoltre, con questo ulteriore lotto, si procederà al restauro conservativo di altre immagini su supporto in nitrato di cellulosa che, per loro stessa natura, sono soggette al fenomeno dell’autocombustione.
Infine si procederà all’acquisto di opportuni contenitori refrigerati o di sistemi di raffreddamento per assicurare le giuste condizioni per la conservazione delle immagini nell’Archivio.