Il monastero dei Santi Severino e Sossio, sede dell'Archivio di Stato di Napoli, rappresenta un piccolo polmone verde nel cuore del centro storico della città. Infatti, tre dei suoi quattro chiostri ospitano manti erbosi e piante di varie specie; inoltre, la zona di servizio dell'Istituto (Sala Studio e Sala Inventari) affaccia su un rigoglioso giardino di agrumi. Queste zone verdi, a disposizione attualmente del pubblico dell'Istituto, necessitano di costante manutenzione e di una ricostruzione filologica delle specie che storicamente accoglievano. Il progetto mira quindi a riqualificare il verde dei due chiostri accessibili al pubblico (chiostro del Platano e chiostro dei Marmi) e del giardino di agrumi attraverso una attenta e rigorosa ricostruzione storica delle alberature originarie.
L’Archivio di Stato di Napoli provvede alla conservazione ed alla valorizzazione degli archivi storici. Conserva i documenti provenienti dagli antichi Stati preunitari, quelli delle amministrazioni dell’Italia unita con sede a Napoli e gli archivi privati pervenuti a titolo di deposito o di dono. Cura l’ordinamento e la descrizione del patrimonio documentario, elaborando gli strumenti per la ricerca e la consultazione. Svolge attività di promozione e di diffusione culturale per la conoscenza e la fruizione del patrimonio documentario. Promuove iniziative formative e protocolli d’intesa con istituti universitari. Organizza, anche in collaborazione con altri centri di ricerca, convegni e incontri di studio e mostre documentarie. È preposto alla sorveglianza degli archivi degli uffici statali con sede nella provincia.
Presso l’Archivio di Stato di Napoli ha sede una Scuola di Archivistica, Paleografia e Diplomatica di durata biennale, aperta anche ad allievi esterni, per l’insegnamento delle tecniche archivistiche e della lettura degli antichi documenti.Vi è inoltre una Biblioteca, aperta al pubblico, di contenuto funzionale alla ricerca d’archivio. Il pubblico è formato in prevalenza da ricercatori che, per i loro studi, consultano le unità documentarie, ma tutti i cittadini, italiani e stranieri, che hanno superato i 18 anni, possono accedere alle Sale di consultazione, in maniera libera e gratuita. È inoltre possibile visitare l’Istituto, prenotando una visita guidata per l’itinerario monumentale e i locali dove sono conservati i documenti più antichi e preziosi.
Scopri come comunicare, promuovere e far votare il tuo progetto
Utilizza la newsletter e i social media per raccontare il tuo progetto e il concorso. Chiedi a tutta la tua community di votare e di condividere il concorso tra i loro amici.
Condividi ogni contenuto utilizzando l’hashtag ufficiale #concorsoartbonus2023. In questo modo sarai rintracciabile da tutte le persone che lo utilizzeranno e potrai ampliare la tua community.
Metti in evidenza sui tuoi canali social un post che promuova il progetto. Ricordati di inserire il link alla pagina di votazione e di chiedere in modo chiaro alla tua community di votare.
Coinvolgi un testimonial o un influencer che possa dare visibilità al tuo progetto e promuovere il concorso nella propria fan base.