Porta Romana, che si affaccia su piazza Leopardi, fu realizzata nel 1589-90 su disegno dell’Ing. Pompeo Floriani di Macerata, in sostituzione della contrapposta Porta Osimana murata subito dopo, come ingresso solenne alla città dalla parte della nuova “strada romana” di Montereale voluta da Sisto V.
Nella parte centrale è sormontata da un altorilievo in pietra raffigurante la Santa Casa in volo, affiancata da due augurali cornucopie, più in basso lo stemma di Sisto V, quelli del cardinale Gallo, protettore, e del governatore Andrea Bentivogli, una lapide ricorda l’apertura della porta e coloro che la promossero:
VIRGIS DEIPARAE
FOELICISSIMIS
AVSPICIIS
SIXTI V PONT. OPT. MAX.
ANTONII MARIAE GALLI CARD. PROTET. AMPL.
ANDREAS BENTIVOLV. BON. GVB.
PORTAM HANC PVB. COM. APERVUIT
ANNO DO. MDLXXXX
Lateralmente, sopra gli stipiti a lesena sono situate le statue dei profeti, Balaam e Isaia, già scolpite dal fiorentino Simone Cioli per il rivestimento della Santa Casa ma poi inutilizzate perché ritenute poco idonee. La larghezza della porta era originariamente di 3,30 metri per consentire il passaggio incrociato di muli con le rispettive some. All’inizio c’era un ponte levatoio che fu tolto nel 1750 quando venne sostituito da un passo in muratura. Sotto la volta interna della porta esiste, sulla parete, un ovale con l’immagine della Madonna in una incorniciatura tutta raggiata. L’edificio della porta in quel tempo era coperto da un basso tetto successivamente sostituito da una sopraelevazione, ancora esistente, dove erano situate le carceri. La porta fu allargata di circa un metro e l’arco rialzato di 50 centimetri nel 1904, per facilitare il transito veicolare: ne sono testimoni le statue, che risultano con evidenza spostate all’esterno, insieme ai pilastri scostandosi asimmetricamente dalle finestre retrostanti; le due scanalature verticali danno misura della modifica.
Descrizione dell'intervento
L’intervento consiste nell’ultimazione dei lavori di restauro dell’affresco di Porta Romana da parte di ditta specializzata nel settore, con le medesime modalità operative, tecniche e materiali utilizzate nel precedente restauro.
È necessario portare a termine l’intervento di restauro già iniziato dal Provveditorato alle Opere Pubbliche di Ancona finanziato con fondi FAS e ad oggi interrotto per mancanza di finanziamenti.
Detto intervento prevede il completamento del restauro dell’affresco settecentesco rinvenuto a Porta Romana, riportato alla luce ed al suo antico splendore solo in parte, nella porzione occupata dalla volta a crociera.
Nella restante parte del soffitto sono state effettuate solo indagini preliminari con esecuzione di saggi esplorativi in mancanza di fondi ed in attesa di proseguire i lavori a seguito dell’ottenimento di ulteriori finanziamenti.
La destinazione degli immobili rimane la medesima, ad uso pubblico, di fondamentale importanza per l’immagine storico-artistica e culturale della città di Loreto e del vicino Santuario oltre alla funzione, che riveste Porta Romana, di accesso a Corso Boccalini, arteria principale che conduce a Piazza della Madonna ed alla Basilica.