Grande mosaico dal titolo Una parola contro la guerra (cm 300x200) realizzato negli anni 70 da artisti della Cooperativa Mosaicisti di Ravenna su cartone del pittore medicinese Aldo Borgonzoni (Medicina 1913 – Bologna 2004). La pregevole opera musiva è stata donata al Comune di Medicina dagli eredi per rinnovare il legame indissolubile con la città natale dell’artista. Il grande mosaico è un’opera inedita non comune in quanto, con un’analoga composizione collocata nella sede della Regione Emilia-Romagna, nel denso percorso artistico espressionista del pittore costituisce un unicum non ancora adeguatamente valorizzato. La forte valenza espressiva del colore, propria di Borgonzoni, trova infatti nella tecnica del moderno mosaico ravennate un’accentuazione comunicativa di straordinaria intensità.
L’opera, un grande mosaico dal peso di circa 400 chilogrammi, è stato prelevato dalla casa di villeggiatura della famiglia Borgonzoni di Mongardino (Sasso Marconi) dove fu installato al momento della realizzazione nel lontano 1976. Gli operatori del manutentivo del Comune si sono recati sul posto e hanno smontato e successivamente rimontato il mosaico all’interno del Palazzo comunale (di fianco alla porta di ingresso della Sala di Consiglio).
Dopo il montaggio è intervenuto il mosaicista Paolo Racagni per l’opera di restauro.
Il mosaico, come detto, fu realizzato nel 1976 da artisti della Cooperativa Mosaicisti di Ravenna su un cartone disegnato dal maestro Aldo Borgonzoni.
Si tratta di un’opera che fa sua la forte valenza espressiva delle forme, delle figure e dei colori tipici del lavoro di Borgonzoni. Il mosaico battezzato “Una parola contro la guerra” ricorda moltissimo “Guernica” di Picasso. Presenti all’inaugurazione oltre al sindaco Onelio Rambaldi e alla sua Giunta, l’architetto Giambattista Borgonzoni, il mosaicista Paolo Racagni e l’esperto d’arte Luigi Samoggia.
Il restauro è stato finanziato da Michele Filippini tramite “Art Bonus”.