Il palazzo Paradiso venne fatto erigere nel 1391 da Alberto V d'Este in occasione del suo matrimonio con Giovanna de Roberti e venne decorato, come Schifanoia e Belfiore, con scene della vita di corte e motivi tratti dai romanzi cavallereschi. Nel 1567 divenne poi sede delle varie facoltà universitarie e la struttura fu in seguito rivista da Giovan Battista Aleotti che spostò la facciata su via delle Scienze, dove si trova attualmente, e aggiunse la torretta con l'orologio e il grande portale in pietra bianca. La costruzione dell’attuale Teatro anatomico risale agli anni 1731-1732 ed è il frutto della collaborazione tra Giacinto Agnelli, anatomista e l’architetto Francesco Muzzarelli. Di forma ottagonale risulta una buona mediazione tra il Teatro anatomico dello Studio padovano (1594) ovale ma piuttosto buio e quello di Bologna all’Archiginnasio (1637) quadrato e con un solo ingresso. Il Teatro anatomico ferrarese riceve la luce da quattro luminosi finestroni è dotato di un ingresso per i professori, uno per gli studenti e uno più piccolo per i cadaveri. La denominazione di Teatro deriva anche dall’ abitudine , in voga soprattutto durante il XVII secolo, di consentire al pubblico di assistere alle dissezioni. Dal 1831 quando la Facoltà di Medicina venne trasferita nell'ambito dell'Arcispedale S. Anna lo splendido teatro anatomico ottagonale venne allora adibito ad aula per le lezioni di chimica.
Descrizione dell'intervento
La procedura base dell'intervento è la seguente: