Il Teatro delle Albe - fondato da Ermanna Montanari e Marco Martinelli, che ne condividono la direzione artistica, Marcella Nonni e Luigi Dadina – dà vita nel 1991, insieme alla Compagnia Drammatico Vegetale, a Ravenna Teatro. Ravenna Teatro, con sede al Teatro Rasi di Ravenna, è “Centro di produzione” nell’ambito della sperimentazione riconosciuto dal MiC e dalla Regione Emilia Romagna, è titolare di una convenzione con il Comune di Ravenna e accreditato come Ente di formazione per lo spettacolo. Ravenna Teatro si è posto fin dall’inizio come "stabile corsaro”, unendo una necessità etica di radicamento nella polis a una vocazione internazionale, portando avanti, con il sostegno del Comune di Ravenna, un’originale pratica di “coltura” teatrale della città.
Il Centro di produzione articola le proprie attività tra tre spazi principali direttamente gestiti – lo stesso Rasi, l’atelier-laboratorio Vulkano, e Palazzo Malagola – intervenendo anche al Teatro Alighieri, dove cura una parte della programmazione, e in altri spazi della città.
Irradiato dalla poetica degli artisti e delle compagnie che l’hanno fondato, scommettendo sulla fertilità incessante della scena, Ravenna Teatro produce creazioni teatrali, cinematografiche, musicali - presentate in importanti festival nazionali e internazionali - ed editoriali - che vedono la pubblicazione con prestigiose case editrici.
Il Centro cura programmazioni come la Stagione dei teatri - percorso di ospitalità di spettacoli e progetti votati alle scritture e messe in scena contemporanee - e festival come ENTER. Porta avanti pratiche pedagogiche come i laboratori della non-scuola - che Martinelli ha raccontato nel suo Aristofane a Scampia (Ponte alle Grazie editore), pubblicato in Francia per Actes Sud e premiato nel 2021 come miglior libro sul teatro dal Syndicat professionnel de la Critique de Théâtre, de Musique et de Danse. Cura inoltre e ospita residenze artistiche, percorsi seminariali come i Parlamenti di aprile, incontri, mostre, azioni di cultura teatrale, e altre progettualità, in rete con partner a livello cittadino e nazionale.
Il 2021 segna un nuovo snodo per il Teatro delle Albe/Ravenna Teatro con MALAGOLA, scuola di vocalità e centro studi sulla voce ideato e diretto da Ermanna Montanari con la vicedirezione di Enrico Pitozzi per gli spazi di Palazzo Malagola e in stretta connessione con il Teatro Rasi.
Descrizione dell'intervento
La Stagione dei Teatri 2019/20, che si svolgerà tra il Teatro Alighieri e il Teatro Rasi, da novembre 2019 a maggio 2020, è pensata in una prospettiva di ampio respiro, che intreccia universi artistici diversi secondo una trasversalità cara alla crescita culturale che Ravenna Teatro da anni alimenta assieme alla città. Si coglie tra le righe, il segno di un "dialogo" nel quale ogni spettatore è chiamato a intervenire con il proprio sguardo, le proprie connessioni e curiosità.
Come negli anni precedenti, si prevedono sei titoli fissi e due a scelta tra una rosa molto ampia, per fare in modo che il pubblico si costruisca il proprio abbonamento. Vi sono poi diverse altre proposte nella sezione "Oltre l'abbonamento", per comporre il proprio percorso di visione e di incontro con i linguaggi della scena di oggi, fra tradizione e ricerca.
Attraverso un disegno dell'artista visivo Luca Caimmi, che rinnova i materiali di comunicazione, evochiamo uno sguardo di meraviglia per il mistero della bellezza, che gli spettacoli in programma ricercano per vie diverse.
Affondi nei classici come Misantropo e I miserabili, ad opera rispettivamente di due mattatori della scena italiana, come Walter Malosti e Franco Branciaroli; drammaturgia contemporanea innervata nei nodi irrisolti del nostro tempo, nell'acclamata interpretazione di Claudio Casadio e nel nuovo allestimento del Teatro dell'Elfo; poi un focus sui segreti del teatro e sulla sua forza irriducibile, tra Jouvet e Moliére, con la maestria di Toni Servillo; e non manca un one-man-show sul filo dell'ironia e della grazia, a proposito dell'anima, con Giacomo Poretti (di Aldo Giovanni e Giacomo).
Nella rosa delle proposte vi sono anche grandi narratori impegnati nel racconto della nostra epoca, e ensemble della più vivace ricerca teatrale (premiati agli Ubu); drammaturgie sceniche innestate nella psiche, e affondi nella tragedia classica; esponenti della danza contemporanea, e un ospite internazionale di grande prestigio come Wajdi Mouawad: scrittore, drammaturgo, regista e attore di origine libanese - considerato in Francia uno degli autori contemporanei di teatro più importanti degli ultimi anni, giunto anche all'Oscar con il film Incendies tratto da un suo spettacolo.
E' possibile leggere il percorso sul sito ravennateatro.com, dove sono linkati i siti ufficiali degli artisti e i materiali video e di critica disponibili in rete.