La Biblioteca dell’Accademia dei Concordi, con il suo patrimonio complessivo di oltre 300.000 unità documentarie, assolve le funzioni di Biblioteca Civica per la città di Rovigo ed è la principale della provincia.È articolata in tre Sezioni: “Conservazione”, “Pubblica lettura” e “Ragazzi”. È dotata di un centro di catalogazione e ricerche bibliografiche, che serve anche le biblioteche della provincia nell’ambito del S istema Bibliotecario Provinciale di cui l’Accademia è partner tecnico/scientifico. La Sezione “Ragazzi” della Biblioteca, denominata Multispazio, è stata inaugurata il 29 aprile 2004 nei locali di Palazzo Nagliati. E' stata aperta al pubblico il 2 maggio 1840. La sistemazione dei fondi e l’apertura delle sale furono possibili grazie alla collaborazione del Comune di Rovigo, interessato, durante la dominazione austriaca, all’istituzione di una biblioteca pubblica.
Come molte biblioteche di origine prevalentemente ottocentesca, la Biblioteca dell’Accademia è stata a lungo considerata a Rovigo e nel Polesine il naturale contenitore delle memorie di storia patria. I numerosi lasciti e donazioni hanno fatto della Concordiana un insieme assai ricco e complesso di fondi di natura libraria, archivistica, cartografica ed artistica, a cui si sono aggiunte le più svariate collezioni antiquarie e naturalistiche.
I Fondi più importanti che caratterizzano le Biblioteca sono il Silvestriano e il Concordiano.
La Biblioteca dell'Accademia dei Concordi, attraverso le sue raccolte, intende:
Descrizione dell'intervento
ll progetto prevede interventi di incremento, revisione e tutela del materiale moderno, interventi di adeguamento del catalogo, quale elemento centrale di tutela e fruizione delle raccolte accademiche, interventi di catalogazione e valorizzazione del materiale antico, nello specifico, di cinquecentine e incunaboli posseduti.
Le raccolte storiche e le collezioni vengono costantemente revisionate e tutelate a fini conservativi con modalità di acquisto per quanto mancante per il completamento e, per quanto non recuperabile, di intervento con operazioni di rifacimento della copertina, di rilegatoria e di rinforzo per consentire una migliore conservazione.
Per quanto riguarda cinquecentine e incunaboli, non essendo stato effettuato un rilevamento dello stato di conservazione delle unità fisiche (volumi) in maniera sistematica, l'intervento parte da un esame degli esemplari per interventi di conservazione e condizionamento. I dati relativi allo stato materiale delle unità fisiche vengono utilizzati anche per elaborare schede di restauro, propedeutiche all'avvio di eventuali interventi di restauro. E' prevista la valorizzazione delle legature (rivestimenti o coperture dei libri) con un intervento di digitalizzazione delle loro parti essenziali e successivamente la catalogazione, con l'immissione dei loro dati nel Catalogo on line del Sistema Bibliotecario nazionale e su Material Evidence in Incunabola (MEI).