INTERPLAY, il festival di danza contemporanea di Torino con l’emergenza Coronavirus si è reinventato dividendosi in due parti, adattandosi e riformulando il proprio progetto in ragione delle necessità di sicurezza e di tutela sanitaria di artisti e pubblico. La sfida, il tema del festival di quest’anno, resta il fil rouge anche degli spettacoli autunnali e anzi diventa la sfida del Festival stesso nel resistere e continuare a proporre spettacoli di grande qualità nonostante le tante incertezze economiche.
MOSAICO DANZA presente sul territorio piemontese da 27 anni, svolge un’attività rivolta al sostegno, alla promozione e alla diffusione della giovane danza contemporanea d’autore nazionale e internazionale. Il progetto principale, a cui si affiancano altre iniziative come l'offerta di residenze coreografiche e progetti in networking, è INTERPLAY/International Contemporary Dance Festival, che giunto alla sua 20esima edizone, è la realtà più longeva sul territorio regionale dedicata ai linguaggi del contemporaneo. Il festival programma compagnie e danz'autori un pò da tutto il mondo, selezionando quegli artisti giudicati dalla critica come le punte di diamante della scena contemporanea. Il suo calendario presenta nella seconda metà di maggio prime nazionali e regionali, programmando il meglio della nuova danza contemporanea da tutto il mondo, in teatro e spazi urbani della città. Negli anni al festival hanno partecipato compagnie provenienti dal Canada, U.S.A., Israele, Brasile, Giappone, Germania, Olanda, Belgio, Polonia, Svizzera, UK, Danimarca, Asia, Finlandia, Spagna, Francia... oltre che dall’Italia.
Tutta la nostra storia passata e futura è visionalbile al sito www.mosaicodanza.it
Mosaico Danza fa inoltre parte del network nazionale Anticorpi XL dedicato al sostengo dei giovani artisti emergenti della scena nazionale e dal 2017 Mosaico entra nella RTO / Raggruppamento Temporaneo di Organismi della Lavanderia a Vapore/ Casa della Danza di Collegno (TO), che coinvolge nella governance i principali soggetti territoriali di promozione della danza. In quest’ottica Mosaico ha coordinato il progetto Sharing Moving International Residencies con il Graner di Barcellona ed è partner di ETAPE DANCE , un progetto trilaterale che coinvolge il Fabrik Potsdam ( DE) e la Maison centre de développement chorégraphique national Uzès Gard Occitanie e il Théâtre de Nîmes (FR).
Le azioni che ci hanno visto protagonisti in questi anni:
Descrizione dell'intervento
Il programma 2020 ipotizzato fino a gennaio è stato necessariamente stravolto, e Interplay si è trasformato in maggio in un format digitale che ha presentato in diretta streaming spettacoli, interviste, incontri con esperti di settore e grazie ad una formula coinvolgente e innovativa ha superato le 13.000 visualizzazioni. 10 compagnie programmate, su 3 teatri per 10 giorni di spettacolo, con il coinvolgimento di 5 esperti di settore che hanno introdotto le serate andate in streaming, dialogando con gli artisti. Per cui in ordine di apparizione: Sergio Trombetta, Elisa Guzzo Vaccarino, Alessandro Pontremoli, Claudia Allasia e Chiara Castellazzi, con una finzione cinematografica il pubblico è entrato nei teatri, ha visto il pubblico entrare in sala, assistito alle interviste curate dagli esperti, e poi ha assistito agli spettacoli. Il lavoro del team di Interplay e di Natalìa Casorati non si è concluso a maggio, perché per la parte autunnale del festival ha dovuto essere ancora una volta ripensata seguendo anche le ultime direttive nazionali in tema di sicurezza. Se per Interplay Digital a maggio è stato possibile mantenere – in una fiction del reale - spettacoli, teatri, date e orari, così come sono stati confermati gli impegni economici presi con gli artisti italiani prima del Covid19, per il programma autunnale si è ragionato su un progetto di spettacoli con soli o duetti di coppie di fatto, rimandando le compagnie internazionali alla prossima edizione.
La sfida, il tema del festival di quest’anno, resta il fil rouge anche degli spettacoli autunnali e anzi diventa la sfida del Festival stesso nel resistere e continuare a proporre spettacoli di grande qualità nonostante le tante incertezze economiche.
Interplay propone così una formula che è cara alla sua programmazione fin dagli esordi, ovvero quella di presentare spettacoli e interventi coreografici in luoghi non convenzionali, mescolandosi alle attività della città e intercettando così nuovi pubblici. Ma non solo: tra settembre e novembre incontra la programmazione di altre manifestazioni con cui, in questo tempo difficile, si sono consolidati rapporti di dialogo e incontro. Saranno così 10 le compagnie programmate su 3 mesi, incontrando 2 festival ( Mirabilia e Torinodanza), 1 stagione ( Lavanderia a vapore/PDV), utilizzando 3 teatri ( Fonderie Limone, lavanderia a Vapore, Cubo Teatro), 1 museo ( GAM), 1 spazio multidisciplinare (Noire gallery), 1 piazza ( Foro Boario).