Il Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah - MEIS nasce con la legge del 17 aprile 2003 n. 91, poi emendata dalla legge n. 296 del 27 dicembre 2006, “quale testimonianza delle vicende che hanno caratterizzato la bimillenaria presenza ebraica in Italia”.
Questa decisione riconosce e valorizza l'eccezionale continuità di un percorso ricco, ininterrotto, ma ai più sconosciuto, in cui gli ebrei hanno portato alla storia e al tessuto del Paese le proprie tradizioni e un fondamentale contributo culturale, tra periodi di convivenza e interazioni feconde, e altri di persecuzioni, cominciate dalla chiusura nei ghetti e culminate nella tragedia della Shoah.
Nel raccontare l’esperienza di vita di una minoranza consolidata, il MEIS è soprattutto un luogo di incontro e di scambio. Un laboratorio di idee e di riflessioni aperto a tutti, che stimola il dibattito sull’ebraismo e sul valore del dialogo tra culture.
Il Museo, come previsto dal suo statuto, ha la missione di:
Descrizione dell'intervento
L'attivita del MEIS per 2020 è molto densa e articolata.
In particolare è prevista la prosecuzione della mostra Ebrei, una storia italiana concepita come prima parte del percorso permanente espositivo affiancata a partire dal 17/1/2020 dal percorso multimediale 1938: L'umanità negata che permette al visitatore di entrare in contatto con il dramma delle leggi razziali, l’esclusione sociale, la persecuzione nazifascista e lo sterminio.
La programmazione culturale del Museo per il 2020 prevede le seguenti iniziative: