Il Vittoriale degli italiani, complesso di edifici, vie, piazze, giardini, corsi d'acqua e un teatro all'aperto, eretto tra il 1921 e il 1938 da Gabriele d’Annunzio, è uno dei musei più visitati d’Italia.Costruito a Gardone Riviera sulle rive del lago di Garda a memoria della "vita inimitabile" del poeta-soldato e delle imprese degli italiani durante la Prima Guerra Mondiale, si conferma luogo più che mai vitale, visitato ogni anno non solo da studenti e turisti, ma anche da studiosi e intellettuali che quotidianamente frequentano i suoi archivi, da artisti di caratura internazionale che hanno calcato il palcoscenico all’aperto del suo anfiteatro o che hanno voluto celebrare il poeta abruzzese donando opere d’arte che oggi adornano i viali, le piazze, gli affacci sul lago, come per esempio il Cavallo blu del celebre artista italiano Mimmo Paladino nei pressi dell’anfiteatro, l’Obelisco di Arnaldo Pomodoro collocato nel suggestivo contesto delle Limonaie nei giardini, la scultura STAR di Jacques Villeglé nella terrazza sud della Villa, gli Angeli di Ugo Riva posti sopra l’ingresso al Museo d’Annunzio Segreto, il San Sebastiano dello scultore Ettore Greco alla base del Mausoleo e, in cima al Mausoleo, l’installazione di cani di Velasco Vitali, e le numerose opere conservate nell’Auditorium, fra cui quelle di Pablo Echaurren, Luigi Ontani, Paolo Schmidlin, Ernesto Tatafiore.Un Vittoriale che, sotto la presidenza di Giordano Bruno Guerri (dal 2008), si è arricchito anche di nuovi allestimenti, come il Museo d’Annunzio Segreto o il Museo d’Annunzio Eroe. Dopo la vittoria, nel 2012, del premio “Parco più Bello d’Italia”, nella primavera del 2013, dopo decenni di abbandono e importanti lavori di restauro e contenimento per rimediare al dissesto idrogeologico dell'area, è stato riaperto al pubblico il Laghetto delle Danze: un piccolo specchio d'acqua artificialmente creato da d'Annunzio a forma di violino, in cui si riversano i rivi dell'Acqua Pazza e dell'Acqua Savia, ripristinato invece nel maggio 2015, in occasione dei festeggiamenti dei 40 anni di apertura della Prioria.Sempre nel 2015, in settembre, è stato restaurato e aperto al pubblico il Canile, insieme all’Arengo restaurato. Altre nuove aperture sono quelle del Laghetto del Mas e del Giardino delle Vittorie.Queste inaugurazioni fanno parte di un progetto denominato Riconquista, che prevede entro l’inizio del 2021, centenario del Vittoriale, l’apertura o la riapertura di ogni area, con nuovi servizi e nuovi spazi museali.
Il Vittoriale degli Italiani è un soggetto ammissibile al sostegno di categoria B in seguito al parere positivo ricevuto dall'Agenzia delle Entrate dopo un apposito interpello.
Descrizione dell'intervento
Protetta da un filare di cipressi, l’Atleta seduto, scultura di Ettore Greco, assiste al passaggio degli ospiti che si accingono a visitare il Vittoriale.
La scultura, qui conservata dal 2014, è un’opera in vetroresina raffigurante un nudo maschile, seduto su una sorta di tronco, con le mani poggiate sul retro della seduta, il busto leggermente reclinato e il capo piegato in avanti. I muscoli ben pronunciati ci fanno presupporre uno scatto imminente, o uno sforzo che si è appena concluso, mentre il volto lascia trasparire una profonda riflessione. Il titolo ci aiuta a leggere l’opera: si tratta, appunto, di un atleta, colto in un momento di riposo, probabilmente al termine di una competizione.
L’autore di quest’opera, Ettore Greco, è nato a Padova nel 1969 ed è un’artista molto apprezzato sia in Italia, con sculture esposte in numerose città, che all’estero, dove ha lavorato principalmente a Parigi e New York. La sua produzione si attesta esclusivamente sulla realizzazione di figure umane, principalmente maschili, talvolta intere, altre volte frammentarie, spesso solo teste. Attraverso esse l’artista riesce a scandagliare ogni sfaccettatura dell’animo umano, soprattutto quelle più intime e profonde: pensieri, sentimenti, paure alle quali l’uomo non può sottrarsi si materializzano nella creta, nel bronzo e nel gesso delle opere di Greco. Impulsi che hanno un’origine interiore e che vengono proiettati all’esterno attraverso espressioni e forme esasperate dei corpi. In questo modo, le sculture di Greco esprimono una delle più antiche vocazioni dell’arte, ovvero quella di rappresentare e suscitare al contempo delle emozioni.
Oggetto dell’intervento: processo di lavorazione fusione a cera persa