La fontana del Nettuno è uno dei monumenti che caratterizzano la piazza principale della città. Venne ordinata dal governatore Pier Donato Cesi nel 1563 il quale contribui' notevolmente a convincere il Papa Pio IV a commissionare il lavoro all'artista fiammingo manierista Jean de Boulogne di Douai in Fiandra, detto il Giambologna, per la parte bronzea e al Laureti per la parte marmorea.Venne deciso di eseguirla in bronzo probabilmente per le grandi difficoltà dell'epoca di approvigionarsi di grandi pezzi di marmo; l'artista eseguì pertanto un calco in gesso e in seguito venne eseguita una fusione in metallo, dentro una stanza al piano terra nell'attuale piazza Galvani, dove una lapide ancor oggi ricorda l'impresa. Il calco di gesso della statua è custodito all'interno del museo archeologico di Bologna.La fontana oltre ad essere un arredo urbano con funzione scenografica era quindi un elemento indispensabile per il rifornimento idrico di acqua potabile alla popolazione. A dimostrazione di questo ancora oggi è visibile l'incisione ai lati della vasca "POPULI COMODO" (ad uso dei cittadini).
Descrizione dell'intervento
Il progetto deve prevedere una prima campagna di indagini diagnostiche approfondite per verificare lo stato di salute del bronzo, per esaminare tutti i punti in cui si verificano le infiltrazioni, che inficiano notevolmente sul funzionamento dei zampilli.Successivamente si procederà con il restauro delle parti bronzee e marmoree, la sistemazione della pavimentazione in granito nelle immediate vicinanze e la sostituzione totale del sistema idraulico sottostante.