Il Castello di Spezzano, di proprietà del Comune di Fiorano Modenese dal 1983, attestato per la prima volta nelle fonti storiche all’anno 1228 come “castro Spezani”. Probabilmente esistente sin dal XI secolo fu soggetto alla signoria dei Da Spezzano e successivamente concesso dagli Estensi ai Pio di Carpi nel 1395. Il castello, situato sulla prima collina modenese e circondato sul fronte nord da un fossato e da un ampio parco storico, vede modificato l’assetto architettonico medievale nella prima metà del Cinquecento e presenta oggi l’aspetto di palazzo di campagna con corte centrale porticata rinascimentale. E’ museo di sé stesso: di particolare pregio i cicli affrescati della Sala delle vedute e della Galleria delle Battaglie, opere commissionate della casata dei Pio che aveva nel castello di Sassuolo (oggi Palazzo Ducale) la sede dello Stato e nel Castello di Formigine la podesteria di alta pianura, entrambi mirabilmente rappresentati nella sala affrescata di Spezzano. Ospita inoltre nei suoi spazi il Museo della ceramica di Fiorano e la sezione multimediale Manodopera nei sotterranei, conserva l’Acetaia Comunale in torre e include l’immobile storico “Casa del custode” che accoglie lo spazio ristorante e l’appartamento del custode. Un pregevole parco storico circonda il castello, collegato mediante alcuni percorsi pedonali – ciclabili di prima collina al castello di Montegibbio-Sassuolo, a Maranello e fa parte del percorso della Via dei Vulcani di fango.
Descrizione dell'intervento
il progetto prevede il restauro e risanamento conservativo, consolidamento strutturale, efficientamento energetico di alcuni locali interni della Rocca Coccapani - Castello di Spezzano posizionati nell'ala Est del complesso. L’intervento ha lo scopo di migliorare la fruizione di alcuni spazi, implementandone dotazioni impiantistiche, andando altresì a migliorare l’efficientamento energetico e restituire al fabbricato una bellezza e una funzionalità. Gli obiettivi del consolidamento sono quelli di riparare le lesioni, attenuare e eliminare i fattori specifici di vulnerabilità sismica.
Il progetto prevede i seguenti interventi:
Il progetto complessivo ha un importo di quadro economico pari ad € 1.747.097,96 di cui finanziati € 1.195.000,00 con fondi PNRR e Fondazione di Modena.
Al fine di completare l'intero progetto si ricercano donazioni Art Bonus, per una somma pari ad € 552.097.96.
I contenuti pubblicati sono a cura dell’Ente beneficiario delle erogazioni liberali.
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