Il festival ParmaJazz Frontiere nasce nel 1996 da un progetto di Roberto Bonati, musicista, compositore e direttore artistico; è l’inizio di un appassionato incontro tra le arti (musica, danza, arti visive e molto altro si sono mescolate in vent’anni di storia del festival) e con un pubblico sempre più attento ed entusiasta. L’Associazione Culturale ParmaFrontiere è l’organismo che coordina tutte le attività organizzative e produttive del festival.
Scopo principale dell’associazione e del ParmaJazz Frontiere festival è di promuovere progetti nell’ambito del jazz e della musica contemporanea, alla ricerca dei suoni e delle musiche di “frontiera”, intesa come confronto e contaminazione tra i diversi generi del jazz, della musica improvvisata, della musica etnica e delle musiche “classiche” extra europee. Questo ideale produttivo è stato perseguito, negli anni, sia attraverso alcune commissioni inedite sia attraverso la presentazione di progetti musicali particolarmente significativi, fino alla creazione di un’etichetta discografica autonoma.
Descrizione dell'intervento
Il festival ParmaJazz Frontiere nasce nel 1996 da un progetto di Roberto Bonati, musicista, compositore e direttore artistico; è l’inizio di un appassionato incontro tra le arti (musica, danza, arti visive e molto altro si sono mescolate in vent’anni di storia del festival) e con un pubblico sempre più attento ed entusiasta. L’Associazione Culturale ParmaFrontiere è l’organismo che coordina tutte le attività organizzative e produttive del festival.
Scopo principale dell’associazione e del ParmaJazz Frontiere festival è di promuovere progetti nell’ambito del jazz e della musica contemporanea, alla ricerca dei suoni e delle musiche di “frontiera”, intesa come confronto e contaminazione tra i diversi generi del jazz, della musica improvvisata, della musica etnica e delle musiche “classiche” extra europee. Questo ideale produttivo è stato perseguito, negli anni, sia attraverso alcune commissioni inedite sia attraverso la presentazione di progetti musicali particolarmente significativi, fino alla creazione di un’etichetta discografica autonoma.
Il festival si è da sempre presentato come un organismo duttile, elastico e vitale, orientato verso "immaginarie frontiere" che possano essere un luogo di incontro, fisico e spirituale, tra le multiformi culture ed i diversi linguaggi artistici che caratterizzano la contemporaneità del nostro "villaggio globale" (il jazz, la musica improvvisata, le musiche "classiche" extra europee)..
In questi anni si sono esibiti al festival centinaia di artisti: musicisti, danzatori, attori, fotografi e pittori. Tutti insieme, hanno contribuito a rendere ParmaJazz Frontiere uno delle realtà più interessanti e di riferimento tra tutti i festival europei.
L'attività di ParmaFrontiere prevede inoltre l'organizzazione di laboratori dedicati ai vari linguaggi artistici.
I contenuti pubblicati sono a cura dell’Ente beneficiario delle erogazioni liberali.
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