il periodo di edificazione della chiesa si può inscrivere in un arto temporale compreso tra l'800 e il 1100 dc. Il più antico documento che riguarda l'edificio è datato 10 marzo 1181 in cui si evice che la chiesa appartiene alle dipendenze dei canonici del Duomo di Asti. E' emerso che il paliotto faceva parte di un altare che si trovava precedentemente nella ecchia chiesa parrocchiale dell'Annuniciazione con la funzione specifica di coltraltare. Nel 1911 Don Colombo per ringraziare Santo Stefano per averlo salvato afferma di aver trasferito il contraltare nella chiesa di Santo Stefano a seguito di restauro del 1923.
Descrizione dell'intervento
il paliotto d'altare oggetto dell'intervento era costituito, in origine, da una lastra unica presentante un fondo nero e decorativamente suddivisa in tre parti, secondo un disegno schematico, equilibrato e simmetrico.L’intero pannello è decorato da motivi a banda nastriformi di colore bianco e girali vegetali che trovano spazio nelle porzioni marginali del paliotto, intrecciandosi e fondendosi insieme, come ad incorniciare la rappresentazione. Racemi e bacche spuntano come festoni sullo stemma centrale, composto da una cornice di finto intarsio marmoreo di colore grigio con bordure bianche. Lo stemma centrale racchiude la raffigurazione delle Anime del Purgatorio circondate dalle fiamme degli Inferi. Tre figure umane sono rivolte con lo sguardo e le braccia verso il cielo, alla ricerca di un simbolo divino che li assolva dai loro peccati; essi sono aiutati da un angioletto avvolto da un drappo rosso (probabilmente rimando alla Passione di Cristo), il quale mostra loro una nube azzurra dalla quale fuoriescono raggi divini. Altri rimandi al tema della morte sono presenti, in maniera speculare, intorno allo stemma centrale del paliotto Nella fascia inferiore sono raffigurati due teschi con tibie incrociate, tema di carattere controriformistico, forse a intendere il cosiddetto"memento morì", Sopra di essi si collocano su due girali vegetali due uccellini che, specularmente, addentano bacche di more. Le sezioni laterali del paliotto presentano entrambe un vaso di fiori colorato da textures di finti marmi. Il vaso contiene diverse tipologie di fiori per i quali si è cercato di individuare le specie di riferimento, al fine di una completa lettura dell’immagine. Nella parte inferiore del paliotto è possibile osservare fedeli riproduzioni di finte tarsie marmoree, alcune riconducibili alle tipologie di breccia, marmo rosso di Francia, marmo verde e marmo rosso mogano.
I contenuti pubblicati sono a cura dell’Ente beneficiario delle erogazioni liberali.
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